La situazione dell’ospedale di Udine.
Una situazione al collasso. Personale allo stremo. In sei infermieri hanno già dato le dimissioni e presto arriveranno quelle dei medici. Una fotografia di emergenza nell’emergenza quella che sta vivendo l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, che accende le polemiche. E le critiche. Nel mirino finisce subito la Regione. “Nonostante abbia ricevuto un finanziamento statale di oltre 2 milioni di euro, volto a rimborsare i professionisti sanitari per la somministrazione dei vaccini anti Covid, la situazione all’ospedale di Udine è completamente sfuggita di mano ai timonieri dell’emergenza”, rimarca la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd).
“A fronte di questa situazione, si chieda il supporto dell’esercito. Altrimenti, non rimarrà gente a sufficienza in ospedale. Il duo Fedriga-Riccardi ci spieghi – conclude Santoro – che fine hanno fatto i due milioni stanziati dallo Stato, come risorse aggiuntive regionali per affrontare l’emergenza vaccinale, e perché nelle altre aziende, Asfo e Asugi, siano previste le prestazioni aggiuntive per gli infermieri”.
Anche il consigliere regionale Furio Honsell di Open Sinistra FVG è intervenuto sul nosocomio cittadino. “Sono gravissime le notizie che provengono. Com’è possibile che ci si trovi così impreparati, con mancanza di personale e turni insostenibili anche nella terza ondata di contagi? Ma proprio non si è imparato dall’esperienza di ben due volte. Inoltre viviamo il colpevole paradosso che la zona rossa scatterà solamente lunedì in modo da favorire i contagi nel weekend! Siamo nell’ennesima emergenza”, ha dichiarato Honsell.