Il 2020 dei carabinieri tutela nucleo culturale di Udine.
Un altro anno di intenso impegno per il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Udine, che opera con competenza territoriale sul Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, ma che sovente ha svolto attività di polizia giudiziaria anche al di fuori dei limiti territoriali attribuitigli.
In particolare, l’azione preventiva si è concretizzata nell’esecuzione di 14 sopralluoghi per l’accertamento dello stato di sicurezza di musei, biblioteche ed archivi, 56 controlli ad aree archeologiche marine e terrestri (+9.8%), siti Unesco in primis, 304 verifiche in aree con vincoli paesaggistici e monumentali (+230%), 139 controlli ad esercizi antiquariali e commerciali effettuati quest’anno soltanto on-line (-10,9%) e 34 controlli a mercati e fiere antiquariali, quasi del tutto annullate o rinviate (-30,6%). La fattiva e costante collaborazione intercorsa con l’Arma Territoriale che supporta le attività attuate dal Nucleo attraverso il prezioso apporto fornito dalle Stazioni Carabinieri, nonché le attività svolte congiuntamente con il 14° Nucleo Elicotteri di Belluno, il 3° Nucleo Elicotteri di Bolzano e la Motovedetta di Grado, ha consentito di attuare un efficace monitoraggio terrestre, marittimo ed aereo del territorio di competenza.
L’azione repressiva ha registrato il deferimento in stato di libertà di 50 persone (+56%), a seguito di attività di indagine coordinate principalmente dalle 7 Procure della Repubblica (Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone, Bolzano, Trento e Rovereto) i cui circondari insistono sul territorio di competenza del Nucleo, mentre nel corso delle 26 perquisizioni locali eseguite (+73%), sono stati sequestrati 553 reperti di cui 243 beni antiquariali, archivistici e librari e 310 archeologici (+208%). I falsi sequestrati sono stati 23 (+27%), quasi tutti afferenti all’arte pittorica contemporanea. L’azione di contenimento dei reati commessi in danno del patrimonio culturale ha consentito di limitare i furti relativi allo specifico settore che ammontano a 5 in Friuli Venezia Giulia (-29%) e 2 in Trentino Alto Adige (-83%), sfociata in altrettante indagini condotte dai locali Comandi Arma con il supporto specialistico di questo Nucleo. I reati commessi in danno del paesaggio sono stati 2 (-66%), di limitata entità e prontamente repressi.
La gran parte dei manufatti e delle opere d’arte sequestrate è stata sottoposta a successivo esame tecnico da parte di funzionari delle competenti Soprintendenze, da docenti universitari specializzati, nonché da esperti nei diversi settori artistici e dalle Fondazioni di riferimento. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a quasi 700 mila euro principalmente afferenti alle opere d’arte false tolte dal mercato.
Numerosi i beni culturali di pregio restituiti, nell’ambito di cerimonie in tutta Italia. Tra queste, da segnalare la restituzione al Museo nazionale Etrusco di Chiusi, in provincia di Siena, di un bronzetto risalente al II secolo avanti Cristo, sequestrato a Udine, quella al seminario vescovile di Bedonia, in provincia di Parma, di una cinquecentina trafugata nel 1993 e ritrovata in Spagna. Da segnalare anche la restituzione all’ambasciata dell’Iraq di una statua mesopotamica del IV secolo avanti Cristo, sequestrata a Udine, e quella a Firenze di un volume del XVIII secolo, illecitamente asportato in epoca imprecisata ai danni della Curia Provinciale dei Frati Minori di Toscana. Intanto, l’attenta azione sul territorio rimane.