La confessione del 28enne accusato dell’omicidio di Udine.
Ha confessato Bruno Macchi, il 28enne italiano di origini brasiliane fermato ieri per l’omicidio di Luca Tisi a Udine. Gli inquirenti hanno raccolto diversi indizi, compresi video di telecamere di sorveglianza che mostravano un ciclista fuggire dalla scena del delitto, tra via Ermes Di Colloredo e via Deciani.
Gli indizi raccolti dagli inquirenti hanno consentito loro di concentrarsi rapidamente su Macchi, che è stato bloccato nella sua abitazione di via De Ciani. Il Procuratore ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei residenti del quartiere e delle registrazioni delle telecamere per risolvere il caso. Macchi ha confessato l’omicidio in presenza del suo avvocato, ma il movente del crimine resta ancora sconosciuto dato che non sembra esserci alcun legame tra la vittima e l’assassino.
Sequestrati i vestiti e un coltello da sub.
Sequestrata anche la presunta arma del delitto, un coltello da sub, su indicazione del giovane durante la confessione. Gli agenti inoltre avrebbero recuperato anche i vestiti indossati da Macchi il giorno dell’omicidio.
Ieri il blitz e l’interrogatorio.
Ieri mattina gli agenti hanno atteso che Bruno Macchi uscisse di casa. Macchi, che in Friuli ha lavorato come cameriere in locali e ristoranti di Udine e Lignano, è stato bloccato insieme al suo coinquilino, che tuttavia non è coinvolto nel delitto ma sono state riscontrate irregolarità nel suo soggiorno in Italia e per questo è stato accompagnato al Centro di permanenza per il rimpatrio di Gradisca. Accompagnato in questura, dopo un lungo interrogatorio, il giovane ha quindi ammesso le sue responsabilità per la morte di Luca Tisi.