Omicidio Tominaga, è ai domiciliari ma va al bar: arrestato Djouamaa

Djouamaa è accusato di omicidio preterintenzionale in concorso per la morte di Tominaga.

Abdallah Djouamaa, 22enne residente a Conegliano, è tornato in carcere dopo essere stato sorpreso in un bar, violando le restrizioni degli arresti domiciliari a cui era sottoposto; il giovane è accusato di omicidio preterintenzionale in concorso per la tragica aggressione avvenuta a giugno scorso nel centro di Udine, che portò alla morte dell’imprenditore giapponese Shimpei Tominaga.

La decisione di revocare i domiciliari e disporre la custodia cautelare in carcere è stata formalizzata sabato 19 gennaio dal giudice per le indagini preliminari, Roberta Paviotti, e subito comunicata al legale di Djouamaa, l’avvocato Guido Galletti.

La posizione di Djouamaa è stata al centro di numerosi cambiamenti nelle misure detentive adottate dai magistrati negli ultimi mesi. Dopo l’arresto iniziale e la detenzione nel carcere di Udine subito dopo l’omicidio, il giovane era stato trasferito agli arresti domiciliari. Successivamente, il tribunale del riesame aveva ulteriormente alleggerito la misura, imponendogli solo l’obbligo di dimora nel comune di Conegliano.

Tuttavia, Djouamaa non aveva rispettato le condizioni stabilite, in particolare gli orari di permanenza in casa. Questo aveva spinto il giudice a ripristinare i domiciliari poche settimane fa. Nonostante ciò, sabato il giovane è stato sorpreso in un locale pubblico, contravvenendo nuovamente alle prescrizioni.

Alla luce della reiterata inosservanza delle misure, il gip ha deciso di ripristinare la custodia cautelare in carcere, ritenendola necessaria per garantire il rispetto delle disposizioni e prevenire ulteriori violazioni. Djouamaa è quindi stato portato al carcere di Treviso.