Omicidio a Pantianicco, sequestrati dei vestiti e un’auto: il possibile movente e le indagini

I nuovi elementi sull’omicidio di Pantianicco.

Proseguono le indagini sull’omicidio di Benita Gasparini, l’89enne di Pantianicco stata trovata senza vita nel salotto della sua abitazione di via Percoto con profonde ferite alla testa e una coltellata alla schiena.

Come riporta il Messaggero Veneto, gli investigatori hanno compiuto un passo fondamentale, sequestrando la vettura si uno dei figli di Benita, e alcuni abiti appartenenti ad altri parenti della vittima. Questa misura è stata adottata al fine di condurre i necessari rilievi scientifici per effettuare tutti gli accertamenti del caso e, allo stesso tempo, per escludere coinvolgimenti diretti di familiari nella tragica vicenda. Al momento, non si sono persone indagate.

Gli investigatori stanno anche cercando di far luce sul movente dell’omicidio, che potrebbe essere riconducibile al denaro. Infatti, alcune centinaia di euro, è stata sottratta da un portafogli che la signora Gasparini teneva proprio nel soggiorno. Resta da capire se l’anziana abbia sorpreso qualcuno mentre stava tentando di prendere il denaro oppure lo abbia consegnato sotto minaccia.

Il coltello utilizzato nell’omicidio è stato trovato vicino al corpo senza vita di Benita ed è stato identificato come proveniente dalla cucina della sua abitazione. Questo dettaglio potrebbe essere cruciale per ricostruire la dinamica dell’omicidio e identificare l’arma del delitto. Al momento, la Procura della Repubblica di Udine ha incaricato il medico legale Carlo Moreschi di eseguire l’autopsia sul corpo della vittima. Questo esame, insieme a eventuali impronte rinvenute in casa e sul coltello, potrebbe fornire importanti elementi utili alle indagini.