Il punto sull’omicidio a Bicinicco.
“Satana me l’ha ordinato“: secondo quanto trapela, sarebbero queste le prime parole che Silvia Comello avrebbe detto ai carabinieri accorsi sabato sera in via Roma a Bicinicco, dove si è consumato l’omicidio di Stefano Iurigh, il 43enne originario di San Giovanni al Natisone, ucciso a colpi di coltello e forbici al termine di una lite.
E’ stata la stessa donna a chiamare il 112 e a confessare di aver ucciso Stefano: le forze dell’ordine l’hanno trovata a pochi metri da casa dell’uomo, in stato confusionale, con indumenti macchiati di sangue. A quanto si apprende, i due si erano conosciuti al Sert appena la mattina prima del delitto.
A carico di Comello, già conosciuta per problemi legati alla tossicodipendenza, è stato aperto un fascicolo per omicidio volontario. La donna è stata sottoposta a fermo ed è stata inviata al Gip richiesta di convalida dell’arresto. Il movente del delitto e la natura del rapporto tra vittima e assassina restano al momento oscuri, mentre si cerca di comprendere il contesto che ha portato alla tragedia.
Silvia Comello è stata sottoposta a test tossicologico e la stessa procedura verrà eseguita anche sul corpo della vittima con l’autopsia di cui si attende l’esito per sciogliere gli ultimi dubbi. Tra i punti da chiarire, oltre al movente, c’è anche da capire come la donna sia arrivata a casa della vittima, dato che è senza auto e senza patente.
Mentre il caso viene approfondito dalle autorità competenti, la comunità di Bicinicco, così come quella di Reana, paese in cui abita la donna, sono sgomente di fronte a questa drammatica vicenda, che ha lasciato una scia di dolore e, per ora, interrogativi senza risposta.