La commemorazione di don Paolo Bonetti a Gorizia.
Coldiretti Friuli Venezia Giulia ha celebrato un anno dalla scomparsa di don Paolo Bonetti. Assistente ecclesiastico per la Coldiretti di Gorizia, regionale e per dodici anni con l’incarico a livello nazionale fino alla sua morte.
Coldiretti Fvg, con l’associazione dei senior (pensionati) nazionale e regionale e i vertici nazionale e regionale gli ha dedicato due importanti momenti per ricordare non solo il lavoro svolto, ma quanto don Paolo è stato capace di lasciare in eredità.
Presenti tra gli altri il capo area organizzazione e presidente di Coldiretti Fvg Giovanni Benedetti con il direttore regionale Cesare Magalini, i presidenti provinciali Angela Bortoluzzi, Gino Vendrame, Matteo Zolin e Alessandro Muzina con i direttori Antonio Bertolla e Ivo Bozzato e lo storico di Coldiretti nazionale Nunzio Primavera.
Per i senior sono intervenuti il presidente nazionale Giorgio Grenzi con i rappresentanti della giunta nazionale e il segretario nazionale Lorenzo Cusimano, il presidente regionale Sergio Cozzarini con i presidenti provinciali Gino Pischiutta, Olivo Durigon e Ennio Blasizza. Per ultimo, ma non certo per minore importanza, la presenza di don Nicola Macculi subentrato a don Paolo Bonetti a livello nazionale
Due gli appuntamenti: l’incontro tra i dirigenti della giunta nazionale e regionale dei senior e i dirigenti regionali e la Santa messa celebrata nella parrocchia guidata da don Paolo con la presenza anche di tanti suoi fedeli a cui è seguita la visita al camposanto con una breve ma significativa cerimonia di commemorazione. Tutti momenti che sono stati l’occasione per ricordare e far emergere la figura di don Paolo.
Don Nicola lo ha definito “un consigliere amico, che sapeva esprimere in maniera semplice ma intelligente ragionamenti che lasciavano il segno, una persona che sapeva ascoltare. Così come le sue pause e i suoi silenzi – ha sottolineato don Nicola – erano un modo per comunicare in maniera efficace”.
Il presidente Grenzi ha narrato la storia dei dodici anni di don Paolo con una freschezza che ha messo in risalto il ruolo che ha svolto a fianco della Confederazione, con un occhio di riguardo ai senior. “Tu – ha affermato Grenzi – conoscevi la storia di Coldiretti e questo ti ha permesso di guidarla spiritualmente in maniera edificante. Hai lavorato con la capacità di appassionare tutti: soci, giovani, donne, senior e sei stato un timoniere per la nostra dirigenza. Sei stato – ha continuato il presidente dei senior – una persona tra le persone, semplice, leale. Hai saputo conquistare anche chi era più lontano. Noi dobbiamo fare di tutto questo tesoro, ma soprattutto dobbiamo avere la capacità di valorizzare quanto ci hai lasciato, una eredità –ha concluso – ricca di valori, contenuti e punti di riferimento che ci servono a costruire meglio il nostro futuro”.
Il presidente regionale dei senior Cozzarini ha aggiunto: “Don Paolo per molti di noi è stato un amico. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzare le sue doti umane, spirituali e non solo. L’incontro di non è una semplice celebrazione, ma è un momento di riflessione, di condivisione dei nostri valori. È un’occasione, come diceva don Paolo, di partecipazione alla vita associativa. Noi – ha concluso Cozzarini – dobbiamo essere capaci di custodire ciò che don Paolo ci ha lasciato, consapevoli che abbiamo la responsabilità di trasmettere quanto ci ha lasciato in eredità”.
Lo storico Primavera ha tracciato la figura di don Paolo come un guida per la Coldiretti. “Un consigliere ecclesiastico – ha affermato – che farà parte della storia dell’organizzazione perché è stato capace di seminare idee e valori tra la base, ma soprattutto è stato in grado di dare una spinta per far capire a tutti l’importanza di far parte di un’associazione come Coldiretti con il suo passato ricco di conquiste a favore del mondo dei campi e oggi sempre più impegnata a favore dell’intera collettività”.