I nuovi posti letto a Cividale.
Sono stati inaugurati questo pomeriggio i 17 nuovi posti letto di cure intermedie che da domani implementeranno il presidio distrettuale di Cividale del Friuli, aggiungendosi ai 28 posti letto di Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) già attivi e accogliendo sin da subito i primi 6 pazienti attualmente ricoverati al terzo piano della struttura.
I 17 posti letto inaugurati oggi nel presidio distrettuale di Cividale, che saranno destinati a cure riabilitative e palliative, non possono essere sminuiti a un semplice alloggio per anziani – ha spiegato il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga, presente da remoto – . Sono anzi la dimostrazione che la Regione sta operando in direzione opposta rispetto ai due precedenti decenni caratterizzati da una mancata programmazione a livello sanitario. Avere un presidio a Cividale è importante per mantenere il legame della popolazione anche delle valli del Natisone con il proprio territorio e per garantire ad ognuno il diritto alla salute”.
Il massimo esponente dell’Esecutivo ha inoltre ricordato come la Giunta stia continuando a lavorare anche per la riapertura del Punto di primo interventi (Ppi), dovendo tuttavia tenere ancora conto delle difficoltà legate alla pandemia, dato che le normative nazionali tuttora in vigore sono le stesse di quando era in corso lo stato di emergenza. In conclusione il governatore ha ringraziato l’intero personale sanitario operante in regione e le autorità presenti al taglio del nastro odierno, sottolineando in particolare l’importanza dell’interazione tra le istituzioni regionali e le amministrazioni locali.
Presente all’evento inaugurale il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi che, dopo essersi unito ai ringraziamenti del presidente, ha evidenziato come l’apertura dei nuovi posti letto, che darà sollievo anche a quelle persone che non possono essere curate tra le mura domestiche, si ponga come un passo in avanti verso un auspicato ritorno alla normalità.
Due, secondo il rappresentante della Giunta, sono i principali scogli da superare in tal senso: la pandemia ancora in essere e la necessità di fornire al cittadino nuove risposte rispetto al sistema sanitario costruito nei vent’anni precedenti e ormai superato.
L’esponente della Giunta ha concluso il suo intervento rimarcando come la Regione, in questa legislatura, abbia investito risorse importanti per il presidio di Cividale (10 milioni di euro complessivamente già stanziati) e come un impegno simile non possa essere associato alla volontà di ridurre o chiudere questa struttura sanitaria.