Arrivano le nuove linee guida anti Covid nelle scuole in Fvg.
Arrivano le nuove linee guida per la gestione dei contatti di casi confermati di Covid-19 all’interno delle scuole in Fvg. Entreranno in vigore domani, con i provvedimenti contenuti nell’ordinanza contingibile e urgente firmata nel pomeriggio dal governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga.
Le linee di indirizzo, come si chiamano tecnicamente, saranno in vigore all’interno delle scuole e dei servizi per l’infanzia. La firma di Fedriga, dopo la condivisione con il vice Riccardo Riccardi e con Alessia Rosolen, assessore all’Istruzione, danno il via libera a una pagina nuova per gli istituti scolastici regionali. Il semaforo verde è arrivato anche da parte di clinici dei reparti delle malattia infettive e delle cliniche delle due università di Trieste e Udine, i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale.
Il documento stabilisce innanzitutto che se gli alunni, gli studenti, gli operatori della scuola o gli insegnanti manifestano sintomi Covid durante l’orario scolastico, qualora il protocollo lo preveda, verranno sottoposti a scuola ad un test antigenico rapido. Il Fvg ne avrà 40 mila: “Abbiamo avviato una gara con la Regione Veneto e già questa settimana attendiamo la fornitura di 12.500 kit – ha detto Fedriga -. Da Roma il ministero ha annunciato l’acquisto di 5 milioni di test rapidi per la distribuzione a livello nazionale, ma abbiamo ritenuto, intanto, di muoverci in autonomia per raggiungere quanto prima i risultati sperati. I test saranno destinati prevalentemente ai monitoraggi nelle scuole ma successivamente non escludiamo di utilizzarli in altri ambiti se ciò si renderà necessario”.
In presenza di un caso confermato di coronavirus mediante tampone, il referente Covid-19 della scuola comunica al Dipartimento i contatti scolastici della persona risultata positiva, compresi i contatti avuti in attività pre o post scolastiche, che verranno valutati in funzione del rischio e del rispetto delle misure di prevenzione anti Covid. Ferma restando la necessità di identificare quanto più precocemente possibile i casi positivi nel contesto scolastico, i contatti e i conviventi di un caso sospetto in attesa di eseguire o conoscere l’esito del tampone non sono sottoposti a quarantena, ma dovranno comunque seguire le indicazioni dettate dal Dipartimento di Prevenzione.
A scuola, la classe coinvolta non dovrà svolgere attività di canto o utilizzare strumenti a fiato; la ricreazione andrà effettuata in momenti o in spazi diversi dal resto degli alunni (per esempio, orari diversi o restando all’interno della classe), non dovranno essere previste attività di intersezione tra classi diverse, come in palestra o attività di laboratorio. Quanto ai comportamenti di prevenzione dovrà essere rispettato l’obbligo ad indossare la mascherina nel contesto delle attività scolastiche, anche seduti al banco, fino a quando indicato dal Dipartimento, il rigoroso rispetto della distanza di sicurezza minima, l’automonitoraggio delle proprie condizioni di salute per il periodo definito dal Dipartimento di prevenzione. Nell’eventualità di comparsa di sintomatologia compatibile con Covid, dovrà essere contattato immediatamente il medico curante e l’alunno dovrà rimanere a casa.
Nella vita di comunità, l’operatore o lo studente non sottoposto a quarantena, sotto la propria responsabilità o quella del genitore, dovrà comunque limitare al minimo i contatti interpersonali (come evitare gli amici e le uscite in gruppo). Inoltre, dovranno essere evitati i contatti in particolare con persone fragili e/o anziane, quali i nonni, le attività extrascolastiche – come quelle sportive – non dovranno essere svolte attività di canto o utilizzati strumenti a fiato, dovranno essere rafforzate le raccomandazioni di utilizzo della mascherina in tutti i contesti di interazione interpersonale (trasporto scolastico, uscita dalla scuola) e il rispetto della distanza di sicurezza minima e alla frequente igiene delle mani.
“Le linee guida per la gestione dei contatti Covid nelle scuole sono fondamentali per le famiglie e per far chiarezza sui percorsi da seguire – aggiunge Fedriga -. Abbiamo individuato protocolli sicuri dal punto di vista sanitario, ma che semplificano il carico burocratico, grazie alla fondamentale condivisione con i medici, i pediatri e la scuola”.
Il governatore, inoltre, non esclude l’ipotesi di alternare la didattica a distanza nelle classi quarte e quinte delle scuole superiori con l’obiettivo di ridurre il ricorso al trasporto scolastico, ma si tratta di una proposta ancora al vaglio e al momento rigettata dal ministero.
“La chiusura delle scuole sarebbe una sconfitta che né Stato né
Regione possono accettare – ha concluso Rosolen -. Chiedo all’Ufficio scolastico regionale di vigilare sulla corretta applicazione e sulla conoscenza dei protocolli e delle procedure da seguire. È necessaria una responsabilità condivisa unita alla responsabilità di ciascuno”.