La nuova perizia sulle cause del decesso di Emanuele Calligaris.
Saranno necessari 60 giorni e una nuova perizia per far luce sulla morte di Emanuele Calligaris. Saranno il medico legale Antonello Cirnelli, e il neurochirurgo Felice Esposito, incaricati dal pm Lucia Terzariol, a svolgere nuove indagini sul cervello del carabiniere morto a 46 anni per una trombosi cerebrale in ospedale a Udine.
Gli esperti dovranno appurare se una corretta e tempestiva diagnosi di quanto stava accadendo avrebbero potuto salvare la vita a Calligaris, militare dell’Arma in servizio nella legione carabinieri di Udine. L’indagine è volta anche a escludere una correlazione tra la morte, maturata nel pomeriggio del 16 marzo, e la vaccinazione con siero AstraZeneca al quale si era sottoposto una dozzina di giorni prima.
Assieme ai due professionisti, prenderanno parte alle operazioni anche due altri medici legali, uno nominato dalla famiglia di Emanuele che ha presentato un esposto per far luce sul decesso, l’altro del medico legale iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario, iscrizione dovuta per garantire al sanitario la possibilità di prendere parte all’accertamento con un proprio consulente.
La scomparsa di Calligaris, che abitava a Montegnacco di Cassacco assieme alla moglie e al figlio di 8 anni, ha suscitato profondo dolore in tutto il Friuli. Il 46enne aveva svolto servizio nel Centro di cooperazione di Thorl Maglern per lungo tempo, prima di andare poi in forza al comando legione di Udine.