La nuova fase 2 a Udine.
Parlare di ritorno alla normalità è eccessivo, ma quella che si è vista stamattina, dopo due mesi di emergenza sanitaria, è stata una Udine viva e reattiva. In tantissimi erano in giro in centro, pur sempre con la mascherina e rispettando le distanze. Un inizio di questa nuova fase 2 che fa ben sperare e che parla la lingua dell’ottimismo.
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I dati lo confermano. Sono più di dieci giorni che a Udine si registrano zero casi di positività al coronavirus. “Non può che renderci contenti e orgogliosi di come, ancora una volta, i friulani hanno saputo dimostrare senso di responsabilità e serietà”, ha commentato a botta calda il sindaco Pietro Fontanini.
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Il merito, ha ricordato il primo cittadino, va oltre che al comportamento dei cittadini, alla Protezione civile, “che ha distribuito, dall’inizio dell’epidemia, due mascherine lavabili a ciascun nucleo familiare residente in città, per un totale di oltre 100mila mascherine, di cui una parte acquistate direttamente dal Comune”.
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Durante la pandemia a Udine sono stati registrati 150 casi positivi, dei quali 148 fortunatamente guariti. Il picco si è registrato il 2 aprile con 102 casi. I decessi in città sono stati due. Numeri tutto sommato limitati, che hanno fatto inserire alla rivista americana Forber la città di Udine, unica del Nord Italia assieme a Pordenone, nella categoria migliore, ripartenza facile, incrociando fattori sanitari, economici e sociali elaborati dalla società di consulenza EY con i dati del contagio Covid-19.
Insomma, le carte sul tavolo per tornare alla normalità ci sono tutte. Forse bisognerà solo aspettare che il tempo faccia il suo corso.