La denuncia parte dal Friuli.
Trovano delle piastrine risalenti alla Campagna di Russia della Seconda Guerra Mondiale e le mettono in vendita sul web a 1000 dollari. A denunciare il comportamento di alcuni commercianti di militaria russi è stato un loro collega di Nimis, Paolo Garlant, che ha provveduto a segnalare l’avvenimento direttamente al Ministero Onor Caduti di Roma.
“Queste piastrine militari sono molto importanti, soprattutto per le famiglie, che dopo 70 anni non hanno avuto notizie dei propri familiari – spiega Garlant -, si tratta di un mercimonio schifoso che è diventato un vero e proprio sciacallaggio”.
Il ritrovamento è stato effettuato in questi giorni da Garlant su un sito russo. “È probabile che questi ricercatori di oggettistica abbiano profanato alcune sepolture comuni per estrarre le piastrine e rivenderle, facendo sparire poi i resti”.
Stando alle foto delle piastrine in vendita si è potuto constatare che molte erano appartenute a soldati provenienti dalla zona del Friuli. Il commerciante di militaria ha provveduto già a segnalare il fatto sul proprio profilo facebook e qualcuno ha avuto modo di riconoscere i dati dei propri parenti, dispersi in Russia.