La nuova ordinanza del governatore Fedriga.
Un altro pezzetto di normalità in arrivo. Da domani non sarà più necessario indossare in Friuli la mascherina quando ci si trova all’aperto. Lo prevede la nuova ordinanza contingibile e urgente, la numero 16, firmata oggi dal governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga. Il provvedimento avrà validità sino al 30 giugno.
L’atto amministrativo dispone in particolare la limitazione degli obblighi di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che non saranno più necessari all’aperto a condizione di rispettare in maniera continuativa le distanze di sicurezza con le persone non conviventi. Sarà comunque necessario portare sempre con sé la mascherina (o la protezione per naso e bocca), per poterla indossare all’occorrenza. L’utilizzo del dispositivo continuerà a valere nei luoghi chiusi dove non sia possibile garantire la distanza interpersonale. L’ipotesi che venisse tolto l’obbligo di mascherina all’aperto in Fvg circolava da alcuni giorni, oggi è arrivata la conferma ufficiale. Dal 1° giugno, un’analoga decisione è stata presa anche in Veneto.
L’ordinanza, in conformità alle Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e a quelle deliberate dal Friuli Venezia Giulia, prevede anche la riapertura di alcune attività. Tra queste, ci sono anche aree giochi per bambini, cinema e spettacolo, sagre e fiere, parchi tematici e di divertimento. Possono ripartire anche professioni della montagna e guide turistiche, oltre ai rifugi alpini.
Il provvedimento sancisce, inoltre, il via libera a ristorazione, attività turistiche, strutture ricettive, servizi alla persona, commercio al dettaglio (compreso quello su aree pubbliche), uffici rivolti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei/archivi/biblioteche, strutture turistico ricettive all’aria aperta, attività fisica all’aperto. Okay anche a noleggio veicoli e altre attrezzature, informatori scientifici del farmaco, circoli culturali e ricreativi, formazione professionale, servizi per l’infanzia e l’adolescenza, strutture termali e centri benessere.
L’ordinanza apre infine alla permanenza nelle residenze universitarie da parte degli assegnatari di alloggi, limitatamente a comprovate esigenze legate allo studio o all’impossibilità di fare rientro presso le loro abitazioni. Da domani, si apre una nuova pagina per il Friuli.