Nell’incidente morì Valentina e la figlia che portava in grembo: il compagno verso il processo

L’accusa per Giulio Stoppa è di omicidio colposo e procurato aborto

Quel tragico incidente proprio nel giorno di Pasqua, gli aveva portato via la fidanzata, Valentina Urli, 33enne di Tarcento, e la piccola Amelie che portava in grembo. Ora per il compagno Giulio Stoppa, 27enne di Fossalta di Trebaseleghe, si prospetta anche un processo per omicidio colposo e procurato aborto.

La dinamica dell’incidente

Quella mattina, Giulio e Valentina erano in viaggio verso Adria, dove li attendevano i genitori di lui per il pranzo pasquale. Lungo corso Stati Uniti, nella zona industriale di Padova, il 27enne ha perso il controllo della vettura. La macchina, affrontando una rotatoria a velocità eccessiva, è uscita di traiettoria, schiantandosi prima contro un guardrail e poi contro un platano.

Valentina era stata trasportata in ospedale in gravissime condizioni nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Padova. Nonostante gli sforzi dei medici, due giorni dopo si è fermato il cuore della piccola Amelie, mentre Valentina è morta quattro giorni dopo l’incidente, senza mai riprendere conoscenza.

Un amore spezzato

Quella che doveva essere una primavera di gioia si è trasformata in un incubo per Giulio Stoppa. La coppia stava preparando le nozze, fissate per l’11 maggio, e attendeva con trepidazione la nascita della loro bambina. Ora, Giulio si trova a fare i conti con una doppia perdita devastante e con l’accusa di aver causato, seppure involontariamente, la morte della compagna e della figlia.

Le accuse e il processo

Il pubblico ministero ha chiuso l’inchiesta con la contestazione dei reati di omicidio stradale aggravato dal superamento dei limiti di velocità e procurato aborto. Se condannato, Giulio potrebbe affrontare una pena severa.La difesa ha ora venti giorni per presentare eventuali memorie o richiedere ulteriori accertamenti. In assenza di nuovi elementi, il pm procederà con la richiesta di rinvio a giudizio.

Il dolore senza fine

Dal giorno dell’incidente, Giulio vive nel tormento. Il giovane si è affidato a un supporto medico per cercare di affrontare il trauma che ha stravolto la sua vita. La famiglia di Valentina, originaria di Noglareda di Tarcento (Udine), non ha ancora deciso se costituirsi parte civile nel processo.