La situazione al centro commerciale Le Manifatture.
Rabbia, delusione, ma anche voglia di riscatto e di trovare una soluzione per il futuro del centro commerciale Le Manifatture di Gemona. Il giorno dopo la notizia del fallimento, deciso dal tribunale di Udine, della società immobiliare che faceva riferimento all’imprenditore Carlo Burgi, nei corridoi dei negozi si respira un’area tesa, ma non per questo di rassegnazione. Perchè, anche con il fallimento, alcune storiche insegne rimarranno aperte e sperano di poter trovare un modo per rilanciare la struttura.
“Abito a Udine e ogni giorno percorro trenta chilometri, perché ho scelto di lavorare a Gemona – confessa Andrea Gheller, titolare del negozio GamePeople -. Amo la realtà offerta dalle Manifatture e amo l’ambiente che si è creato. Ora il mio negozio è praticamente solo nell’intero piazzale. Trovandomi di fronte al bar non era raro che i bambini entrassero, mentre i genitori si prendevano in caffè, scoprendo magari nuovi giochi che poi avrebbero chiesto in regalo”.
La prima conseguenza del fallimento è stata la chiusura di alcuni negozi e del bar, facendo perdere il posto di lavoro ad una ventina di persone. La chiusura del bar rappresenta una preoccupazione anche per altri negozianti. Paola Vidoni, del Mondadori Point, dice: “È venuto a mancare il perno attorno a cui ruota ogni centro commerciale, qui vendiamo anche giornali e il gesto quotidiano di molti era quello di prendere il giornale da noi e andare poi a prendersi un caffè”.
“Contrariamente a quanto scritto in questi giorni – prosegue Amanda Londero, una dipendente della libreria – noi non stiamo continuando il nostro lavoro come se nulla fosse. Siamo una famiglia e siamo dispiaciuti sia a livello personale che professionale. Ora tocca a loro e domani potrebbe toccare a noi, non viviamo la cosa con leggerezza”.
Manuela Gallizia responsabile del negozio Atipiko, aggiunge: “Mi auguro che i dipendenti rimasti a casa possano trovare un nuovo inizio. Stiamo rilevando in negozio molti acquisti solidali, di chi viene sperando di poter dare un piccolo contributo non solo a noi ma a tutte Le Manifatture. Siamo destabilizzati e non abbiamo ancora ben chiaro quello che sarà il nostro futuro. È successo tutto molto rapidamente”.
Del caso della Manifatture si è interessato anche il sindaco di Gemona Roberto Revelant. “L’amministrazione si dichiara vicina ai dipendenti e a Burgi, che fino alla fine ha combattuto per tenere in piedi il suo complesso – dice il primo cittadino -. Stiamo cercando, insieme agli avvocati, di trovare una soluzione per garantire stabilità e continuità. L’amministrazione comunale ha deciso che non ci saranno ulteriori espansioni per quanto riguarda le attività dell’ambito alimentare.”
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