I negozi di abbigliamento riaprono in Friuli.
Li avevamo lasciati con i maglioncini e gli ultimi giacconi appesi, li ritroviamo con le polo a maniche corte e svolazzanti vestiti in cotone. I negozi di abbigliamento tornano a riaprire in Friuli dopo due mesi di chiusura, ma con tutti gli obblighi previsti dalle misure anti-contagio.
Accessi separati dove è possibile, obbligo di igienizzarsi le mani all’ingresso e prima di entrare nei camerini per i clienti, spazi sanificati almeno una volta al giorno. Come da Arteni in via Nazionale a Tavagnacco. “Abbiamo adottato tutte le misure per garantire ai clienti uno shopping in sicurezza – spiega Cristina Arteni -. All’ingresso è presente il nostro personale per controllare il rispetto dei protocolli, abbiamo installato le protezioni alla casse e stiamo molto attenti al rispetto del distanziamento sociale”.
Misure stringenti adottate anche dal negozio Web di via Tricesimo. “Abbiamo lavorato una settimana per sanificare completamente i locali – dice Maurizio Anzil -. Questa crisi è stata dura e ci ha fatto perdere due mesi di lavoro. Ci saranno degli articoli che non venderemo più. Stamattina è tornato un cliente per cambiare il giubbotto di pelle che aveva preso a febbraio con un paio di bermuda”.
Non tutti i negozi hanno ampie superfici di vendita. Ma non per questo la ripartenza deve essere più difficile. Da Lulù Abbigliamento nella centrale via del Monte, Laura Giuliani e Silvia Pitta si sono organizzate consentendo alle loro clienti di andare su appuntamento. “Il negozio è regolarmente aperto e si può entrare, ma con l’appuntamento riusciamo a dare un servizio migliore”, spiegano. Come sarà questa ripartenza? “Non sarà facile, ma noi ce la metteremo tutta”.