La sentenza della Corte d’assise.
La sentenza della Corte d’assise d’appello ha confermato la condanna a trent’anni di reclusione per Francesco Mazzega, l’assassino di Nadia Orlando.
I legali dell’uomo avevano tentato negli ultimi mesi di trasferire il processo in un’altra sede a causa di un “clima ostile” che sostenevano potesse esserci in regione. La richiesta è stata rigettata e il processo si è svolto in Friuli, terra di Nadia Orlando, confermando i trent’anni di carcere.
La Corte di Trieste ha confermato oggi la pena del primo grado di giudizio stabilendo anche tre anni di libertà vigilata da svolgere dopo aver scontato la pena
Nadia Orlando, originaria di Vidulis di Dignano è stata uccisa la sera del 31 luglio 2017. Il suo assassino, l’ex fidanzato Francesco Mazzega, ha percorso diversi chilometri in auto dopo aver soffocato la 21enne, per costituirsi solamente la mattina seguente.
Mazzega dal 26 settembre 2017, dopo essere stato prima trasferito dal reparto di psichiatria alle carceri di Udine e Pordenone nel settore protetto lontano dagli altri carcerati, si è trovato agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico a casa dei genitori. Decisione che aveva mosso pesanti critiche e che aveva profondamente offeso i genitori della vittima.