Arriva anche la conferma del Dna: i due corpi trovati mummificati a Villa Primavera nell’aprile del 2022 sono Antonilla Finotto e di Paolo Simonetti. Dopo questa conferma, la Procura di Udine ha chiesto l’archiviazione del fascicolo per omicidio colposo aperto sul caso, dato che non sono stati trovati elementi che facessero ipotizzare una morte violenta per mano di terze persone. A distanza di quasi un anno dalla loro scoperta, è stato rilasciato il nulla osta per la sepoltura delle due vittime.
Il ritrovamento.
L’allarme era stato dato il 13 aprile 2022 da una vicina di casa che non li vedeva da mesi. I vigili del fuoco, una volta forzato il portoncino d’ingresso della villa, hanno individuato le salme stese sul pavimento in due diverse camere da letto del primo piano. Circondati da cumuli di materiale di ogni genere, la vegetazione incolta aveva inghiottito l’abitazione rendendola invisibile dalla strada.
Erano morti da mesi.
Il medico legale incaricato dell’autopsia aveva risalito la morte a un periodo compreso tra settembre e novembre dell’anno precedente. Le indagini avevano in breve imboccato la strada della morte per cause naturali. L’avanzato stato di decomposizione dei cadaveri aveva reso molto più complessa l’identificazione di entrambi. Si era quindi deciso di confrontare il DNA estratto dai loro resti con quello dei familiari, rivolgendosi al Ris di Parma.
Antonilia Finotto e Paolo Simonetti non erano molto conosciuti a Villa Primavera, e si vedevano in giro di rado. I due si erano trasferiti a Villa Primavera, nella bella abitazione a forma triangolare immersa in una fitta vegetazione appartenuta ai genitori di Paolo poco più di una decina di anni fa, ma si assentavano comunque per lunghi periodi per recarsi nelle altre case di Lignano e anche Brescia.