Sospesa l’attività di una macelleria a Monfalcone.
Nell’ambito della costante attività di controllo congiunto della Polizia locale di Monfalcone e il personale del Dipartimento di Prevenzione della Sezione Igiene degli Alimenti dell’Azienda Sanitaria negli esercizi di somministrazione alimentare, nei giorni scorsi sono state riscontrate diverse irregolarità all’interno di un negozio al dettaglio di alimenti e macelleria, gestito da un cittadino di nazionalità bengalese.
Il gestore, che poco comprendeva la lingua italiana, utilizzava una vecchia scrivania per l’ufficio in legno quale piano di lavoro per il reparto macelleria e non possedeva detergenti per lavare le mani. Inoltre, all’interno dell’esercizio commerciale erano presenti molte mosche, anche sulla carne in esposizione, altri insetti e sporcizia e alcuni alimenti risultavano privi dell’obbligatoria etichettatura degli ingredienti.
Il personale preposto ai controlli ha provveduto a sottoporre a divieto di immissione al commercio 58 chilogrammi di carni e pesce, disponendo la sospensione dell’attività inerente alla macelleria sino al ripristino delle condizioni igieniche di sicurezza. Al titolare sono state irrogate sanzioni per un totale di 8mila euro.
La continua collaborazione tra Polizia locale e Azienda sanitaria – rileva il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint – è finalizzata alla tutela dei consumatori e dei commercianti onesti. Non è tollerabile consentire a chi non rispetta le regole di continuare a esercitare una professione senza tenere conto delle norme igienico-sanitarie vigenti in Italia, mettendo a rischio la salute degli avventori. Oltre alla polizia locale, ringrazio il personale dell’Azienda Sanitaria che ci consente di effettuare i controlli in maniera costante, per salvaguardare i cittadini e per favorire la leale concorrenza tra le imprese”.