Le indagini sulla morte della 12enne americana trovata senza vita a Prata di Pordenone.
C’è un indagato per la morte di Natalia Van Winkle la 12enne americana trovata morta nel suo letto a Prata di Pordenone. Si tratta del medico che visitato la giovane al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Pordenone, due giorni prima del suo decesso, che risulta indagato per omicidio colposo.
Tutto è cominciato venerdì 11 marzo quando Natalia, figlia di due genitori che lavorano alla Base Usaf di Aviano, impegnata in un allenamento di football americano, ha subito un infortunio che sembrava limitarsi a un semplice trauma al ginocchio sinistro. Un dolore che è continuato anche nei giorni successivi e così, domenica il padre l’ha portata al pronto soccorso pediatrico. Il personale medico ha eseguito una visita, che ha incluso una radiografia alla gamba sinistra, un’ecografia al torace e un tampone, i quali non hanno rivelato alcun problema significativo.
La giovane, figlia di militari della Base Usaf di Aviano, è stata trovata senza vita nel suo letto il 5 marzo scorso, soltanto due giorni dopo essere stata visitata. L’interrogativo che si pongono ora gli investigatori è se vi siano state colpe, errori od omissioni nelle pratiche mediche che potrebbero aver contribuito al tragico esito. La ragazzina era stata quindi dimessa con la prescrizione di un antidolorifico e del riposo. Martedì mattina, due giorni dopo la visita, Natalia è stata trovata morta nel letto di casa.
La Procura ha già nominato un collegio di consulenti tecnici incaricati di eseguire l’autopsia per determinare la causa e le modalità del decesso, nonché eventuali responsabilità mediche. Questo collegio è composto da specialisti in medicina legale, pediatri e cardiologi, che hanno già iniziato a svolgere ulteriori esami sul corpo della giovane.
L’autopsia programmata per il 12 marzo potrebbe portare ulteriori dettagli alla luce e aiutare gli inquirenti a fare luce sulla morte della giovane.