Le indagini sulla morte di Laura Pin.
Continuano le indagini per fare luce sulla morte di Laura Pin, l’anziana di 74 anni trovata morta nella sua casa di Fiume Veneto mercoledì scorso. Ieri è stata eseguita la Tac sul corpo della donna concentrandosi soprattutto su quelle “ferite sospette” che avevano allertato gli investigatori.
Attualmente, l’ipotesi principale è quella di un omicidio volontario, e il marito della donna, Severino Sist, 75 anni, è stato fermato e condotto in carcere, mentre l’udienza di convalida è prevista per oggi L’uomo ha raccontato di non essersi reso conto della morte della moglie, ma che Laura aveva battuto la testa cadendo dal letto. Secondo l’avvocato difensore dell’uomo sembrerebbe che quelle lesioni hanno causato solo traumi superficiali, ma nessuna lesione cerebrale o emorragia che avrebbe portato l’anziana alla morte. Sarà l’autopsia a fornire dettagli più approfonditi sulle cause della morte.
Laura Pin, affetta da una grave forma di osteoporosi, era costretta a letto da un anno e aveva bisogno di assistenza costante. Un servizio di assistenza domiciliare si occupava di visitarla tre volte a settimana per verificare le sue condizioni e fornirle le cure necessarie. Mercoledì scorso, le assistenti hanno fatto la macabra scoperta del corpo senza vita di Laura e hanno subito avvertito il medico di famiglia. È stato proprio il medico a notare gli ematomi sul volto dell’anziana e a segnalarli alle autorità.
Le indagini e il fermo.
I carabinieri hanno subito approfondito il comportamento sospetto dell’uomo, che non aveva dato l’allarme per oltre 24 ore e aveva dichiarato alle assistenti domiciliari di non essersi accorto della morte della moglie. Inoltre, è emerso che l’uomo era stato coinvolto in episodi di maltrattamenti in passato, per i quali aveva scontato una pena già passata in giudicato. Nel 2019, era stato anche allontanato dalla casa familiare.