La donna soccorsa sui pendii del monte Amariana.
Una donna di San Giovanni al Natisone O. D. L. di 50 anni è stata tratta in salvo intorno alle 16 dai tecnici della stazione di Moggio Udinese del Soccorso alpino e speleologico e dall’elicottero della Protezione Civile. L’escursionista aveva smarrito il sentiero a causa delle numerose piante abbattute lo scorso autunno dalla tempesta Vaia, portandosi in una zona impervia e perdendo completamente l’orientamento.
La donna era arrivata sul Monte Forcella, nei pressi dell’omonimo bivacco seguendo il sentiero CAI 415 che parte dal parcheggio in località Favarines. Dai pressi del bivacco aveva poi deciso di proseguire per la cima del Monte Amariana ma, a causa delle piante schiantate al suolo ha dovuto perdere un po’ quota prima lungo un canale, poi in obliquo verso destra lungo il versante Nord est del monte giungendo al costone Cuesta Latte circa a quota 1000 di altitudine.
A quel punto si è trovata in difficoltà non riuscendo più a capire dove si trovava. Fortunatamente il suo cellulare è riuscito ad agganciare la rete per chiamare il NUE112 – la zona è quasi del tutto priva di segnale- e i soccorritori sono riusciti a individuare le sue coordinate con il sistema di georeferenziazione SMS Locator tramite la centrale di Torino. A quel punto l’elicottero della Protezione Civile si è recato sul target e con una ulteriore chiamata, dato che il fitto degli alberi non consentiva di vederla dall’alto, i tecnici sono stati sbarcati nei pressi del torrente Variola, l’hanno raggiunta a piedi e poi condotta con il velivolo a valle incolume. L’intervento è stato eseguito con una decina di soccorritori del Soccorso alpino e della Guardia di finanza di Tolmezzo.
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