Le indagini della polizia di Gorizia.
Nei giorni scorsi un molestatore seriale è tornato a colpire in questo territorio. L’uomo, un quarantenne già noto alla polizia per essere stato più volte denunciato e condannato in passato perché autore di episodi analoghi, ha ritentato un approccio truffaldino con una ragazza, da poco maggiorenne.
La giovane aveva appena pubblicato sul sito “Subito.it” una richiesta di lavoro quando l’uomo, aduso a ricercare le potenziali vittime sul web, l’ha contattata fingendosi un imprenditore di una nota ditta operante nel campo alimentare.
Nei contatti successivi, tutti intercorsi con messaggistica Whatsapp, dopo essersi presentato con nome di fantasia e descrivendosi come una persona di successo, ha iniziato a chiederle il curriculum personale per l’assunzione in veste di segretaria della nota azienda, continuando compulsivamente con una serie di domande fino ad arrivare ben presto a quanto da lui desiderato.
Dal generico suo interesse sull’aspetto fisico e la bella presenza, requisito detto indispensabile per il lavoro da iniziare, le domande si sono man mano orientate sempre più esplicitamente sull’argomento sessuale, dapprima desiderando ricevere fotografie di lei ritratta senza nulla indosso, poi arrivando a descrivere senza più remore la prestazione da offrirgli in contraccambio e per testare la sua affidabilità.
La giovane ha saputo affrontare la situazione con intelligenza e, dal momento in cui ha compreso la pericolosità del soggetto, ha prontamente segnalato il fatto in Questura. Quando la giovane ha incontrato il 40enne in una via centrale di Gorizia, il quarantenne è stato bloccato dagli agenti della Squadra Mobile, che l’hanno condotto in ufficio per il foto segnalamento e la successiva denuncia a piede libero alla locale Procura della Repubblica.
Non da poco è stata la sorpresa di trovarsi davanti una persona in abito da lavoro, poco curata nell’aspetto, con un’utilitaria in pessime condizioni che, tuttavia, da più di un decennio ripete imperterrito tentativi di approccio sessuale con siffatte modalità. Sono in corso accertamenti sui numerosi altri episodi che si ritiene non siano stati denunciati, forse anche per un senso di vergogna a ripetere gli argomenti emersi durante i contatti a distanza, e si invitano le eventuali vittime a segnalarli alla Squadra Mobile.