Udine, 28enne nei guai per aver minacciato figlio di una vittima delle Brigate Rosse.
Un giovane di 28 anni, residente a Udine, è finito nei guai con l’accusa di aver minacciato via web Bruno D’Alfonso, figlio dell’appuntato dei carabinieri Giovanni D’Alfonso, vittima delle Brigate Rosse, ucciso il 5 giugno 1975 ad Arzello di Melazzo (Al) nello scontro a fuoco in cui morì anche Mara Cagol, moglie di Renato Curcio.
I fatti contestati al giovane risalgono a qualche tempo fa, quando D’Alfonso, che abita in Abruzzo, anche lui ex carabiniere ora in pensione, navigando sul web incappò in un link nel quale appariva una foto del padre con una X rossa disegnata sul volto e la scritta “sei il prossimo” riferita evidentemente a lui.
Da qui la denuncia alla polizia postale abruzzese: la Digos di Pescara è riuscita così a risalire all’utilizzatore del profilo Instagram da cui è partita la minaccia, individuando il giovane friulano, residente a Udine. Agenti della Digos di Pescara, Udine e Trieste e della polizia postale per il Friuli Venezia Giulia hanno perquisito a fondo alcune abitazioni in uso all’indagato a Trieste e a Udine. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati alcuni smartphone e personal computer, sui quali verranno condotti gli opportuni accertamenti.