Terzo d’Aquileia, minaccia i clienti con l’ascia: condannato per estorsione.
Ha tenuto due clienti chiusi dentro il suo ufficio a Terzo d’Aquileia sotto la minaccia di un’ascia che teneva sotto la scrivania. Era il 20 novembre 2019. Ora è stato condannato dal tribunale collegiale di Udine a 3 anni e 6 mesi di reclusione e una multa di mille euro per estorsione e porto di oggetto atto a offendere al di fuori della propria abitazione.
Il pm aveva chiesto 4 anni, ma il collegio ha riconosciuto le circostanze attenuanti generiche in regime di prevalenza sull’aggravante dell’uso dell’ascia. L’uomo è stato inoltre interdetto dai pubblici uffici per cinque anni.
Secondo l’accusa l’imputato, socio di una ditta di autotrasporti, avrebbe trattenuto i due clienti con l’obiettivo di farsi pagare il noleggio di una vettura. Deciso a ottenere la somma dovuta, aveva convocato uno dei due clienti nel suo ufficio e, chiusa la porta, lo avrebbe schiaffeggiato e colpito con pugni in faccia, oltre a minacciarlo con l’ascia, costringendolo a telefonare all’amico affinché lo raggiungesse. Poi, una volta arrivato anche il secondo cliente, era riuscito a farsi consegnare rispettivamente 100 e 250 euro, oltre a carte di credito e documenti, e a fare firmare loro una scrittura privata con cui si impegnavano a saldare alla società i 2.350 euro a suo dire dovuti.
La difesa aveva concluso per l’assoluzione, sostenendo che non era emersa alcuna prova in grado di confermare la ricostruzione accusatoria e insistendo sulle varie incongruenze evidenziatesi sia rispetto alle dichiarazioni, sia in relazione al luogo in cui si sarebbero verificati i fatti. Tuttavia, la difesa non è riuscita a dimostrare la propria versione durante l’istruttoria dibattimentale, e nessuno dei testimoni sentiti aveva parlato di segni di violenza evidenti sul cliente. Dopo aver letto la motivazione della sentenza, la difesa proporrà appello.