In 2mila pronti per la mezza maratona di Palmanova. La testimonianza di Claudio: “Lo sport è inclusione”

Tutto pronto per la mezza maratona di Palmanova.

In duemila per la 22^ edizione della Mezza Maratona “Città di Palmanova”. Domenica 24 novembre si rinnova l’appuntamento con la gara sui tradizionali 21,097 km che scatterà e arriverà in Piazza Grande, cuore della celebre città stellata, nel 2017 dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

Partenza alle 10. Una decina di minuti prima, sempre da Piazza Grande, scatterà anche la prova dei pattinatori, attesi al via della mezza maratona (con una prova di carattere non agonistico) dopo un’assenza durata due anni. I duemila iscritti alla mezza maratona arriveranno da diverse regioni d’Italia e ben 17 nazioni (Austria e Slovenia in primis). Numeri importanti per quella che da diversi anni è la mezza maratona più frequentata del Friuli-Venezia Giulia e, anche nel 2023, ha trovato un posto tra le venti gare italiane più partecipate. Organizzata da Eventi Sportivi Palmanova Asd, l’edizione 2024 della Mezza Maratona “Città di Palmanova” sarà anche valida come campionato provinciale dell’AFDS, l’Associazione Friulana Donatori Sangue.

Parteciperanno alla mezza maratona anche Silvia Furlani, la 63enne runner friulana affetta da sclerosi multipla che porta nelle corse in ogni parte d’Italia il suo messaggio di ottimismo e resistenza alla malattia, l’associazione Amici di Diego e Thomas Bandini, imprenditore ed esperto di digital marketing, autore del libro “Il maratoneta e l’oscuro passeggero”.

La testimonianza di Claudio alla mezza maratona.

Tra i partecipanti alla mezza maratona ci sarà anche Claudio Palmulli, che affronterà i 21 chilometri della gara con una carrozzina tradizionale e un pettorale come ogni altro partecipante. Non è solo una sfida fisica, ma un messaggio potente: lo sport come veicolo di inclusione e abbattimento delle barriere.

“Parteciperò a questa gara con una carrozzina normale e avrò un pettorale come tutti gli altri partecipanti, perché credo fermamente che lo sport debba essere una piattaforma dove ogni individuo, a prescindere dalle sue sfide fisiche, possa trovare uno spazio di condivisione e rispetto reciproco – racconta Claudio – . Il mio intento è dimostrare che, nonostante le differenze, possiamo correre insieme verso obiettivi comuni, sostenendoci a vicenda lungo il percorso”.

Nel prepararsi alla gara, Palmulli ha riflettuto sul valore dello sport come linguaggio universale: “È un mezzo capace di unire persone di ogni provenienza e capacità. La mia speranza è che partecipando, possa dimostrare a tutti coloro che hanno delle barriere da superare che con tenacia e supporto possiamo ottenere qualsiasi cosa”.