La vicenda capitata ad una ragazza di 25 anni.
“Ragazza automunita di 25 anni offresi part time come barista, pulizie, badante, assistenza anziani”. Ed in calce il proprio numero di cellulare. Un annuncio inequivocabile, pubblicato su un noto sito, e la speranza che il proprio telefono inizi presto a squillare con tante proposte di lavoro, nonostante il difficile periodo della pandemia. Nemmeno il titolo del messaggio lascia spazio a doppi sensi o interpretazioni: “Ragazza italiana cerca lavoro”.
Eppure, quello capitato a questa giovane, che vive in un paese della Bassa friulana, è tutt’altro che normale e la dice lunga di come la rete possa venire spesso mal usata. Alla ragazza, infatti, il telefono è iniziato sì a squillare, ma invece di offrirle un lavoro le hanno iniziato a fare decine di proposte indecenti ed offerte ammiccanti. “Solo il primo giorno ho risposto a 50 telefonate – racconta la 25enne -. Sulle prime mi sono arrabbiata, ma una volta arrivata a sera ho iniziato a riderci su. C’era chi mi proponeva di fare la cameriera sexy, chi un weekend di passione e tantissimi di fare un film porno”.
Le telefonate sono proseguite anche per il giorno dopo, fino a decidere di cancellare l’annuncio dal sito. “Avevo iniziato a bloccare i primi numeri che mi hanno chiamato, ma poi erano diventati davvero troppi – prosegue la giovane – e dalle telefonate molti erano passati a scrivermi su whatsapp. C’erano gli sfrontati, che arrivavano dritti al punto, proponendomi del sesso a pagamento, e c’erano quelli che ci giravano intorno, ma il senso era quello. È stato comunque un incubo”. La vicenda capitata a questa ragazza in Friuli non è unica a quanto pare. E la dice lunga di come si possa abusare di chi rende visibili i propri recapiti mosso solo dalla speranza di trovare lavoro.