Maxi sequestro di pesce a Grado: oltre una tonnellata non a norma

Sequestrata più di una tonnellata di pesce a Grado.

Nei giorni scorsi, al termine di mirati controlli per il rispetto della normativa in materia di tutela del consumatore finale sulla filiera ittica presso mercati ittici e unità da pesca nella zona di Grado, i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Grado hanno posto sotto sequestro più di 1000 chili di prodotto ittico.

I controlli effettuati hanno riscontrato la presenza, a bordo di un peschereccio della locale marineria, di un notevole quantitativo di pescato, in particolare numerosi esemplari di orate e mormore, posizionato da più giorni sulla coperta dell’unità all’interno di cassette in polistirolo prive di qualsiasi prassi igienico-sanitaria come previsto dalla normativa comunitaria in materia di conservazione degli alimenti destinati al consumo umano.

In relazione a quanto accertato i militari della Guardia Costiera, di concerto con personale veterinario dell’Asugi (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina), hanno proceduto ad elevare una sanzione amministrativa nei confronti del Comandante del peschereccio per la il mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene da parte di un operatore del settore alimentare a livello di produzione primaria.

Le attività di controllo e repressione proseguiranno con l’obiettivo di contrastare ogni forma di pesca e commercializzazione illegale, con l’obiettivo di tutelare la salute dei consumatori finali, al fine di garantire la tracciabilità e la salubrità del prodotto. Si raccomanda l’attenzione affinché non si effettuino incautamente acquisti di prodotto ittico di dubbia provenienza o venduto in violazione delle più elementari norme igienico-sanitarie