Il traffico di accendini contraffatti scoperto a Trieste.
Nei giorni scorsi, presso gli spazi doganali del Punto Franco nuovo di Trieste, i militari della Guardia di finanza e i funzionari dell’Agenzia dogane e monopoli (Adm) hanno sequestrato circa 600.000 accendini, abilmente contraffatti.
L’operazione conclusa ha tratto origine da una complessa procedura di preventiva selezione e riscontro della merce in transito presso il porto di Trieste, a seguito della quale è stato avviato un controllo doganale su un autoarticolato sbarcato dalla Turchia e diretto in Inghilterra. La merce sottoposta a sequestro è stata oggetto di approfondimenti tecnici, all’esito dei quali i periti hanno evidenziato che la falsificazione “sarebbe stata riconoscibile soltanto da persona esperta”.
In particolare, questi accendini riproducevano quasi pedissequamente le caratteristiche peculiari e le grafiche di un noto marchio, così da trarre in inganno “il compratore medio”. Se immessi sul mercato, i prodotti contraffatti avrebbero potuto garantire illeciti ricavi per una cifra non inferiore al mezzo milione di euro.
L’operazione conferma ancora una volta l’operato sinergico a tutela della legalità e del sistema produttivo virtuoso, promosso da Adm e dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Trieste, nello svolgimento dei compiti di contrasto all’immissione sul mercato di prodotti contraffatti o recanti segni mendaci.