L’uomo arrestato durante alcuni controlli dai carabinieri di Aurisina.
Fine dell’incubo per una donna di nazionalità ucraina scappata in Italia all’inizio del conflitto alla ricerca di una vita migliore lontana dalla guerra. Il suo aguzzino, un rumeno di 38 anni, è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri di Aurisina.
La donna si era stabilita a Rimini, trovando in poco tempo lavoro come cameriera in un albergo. Con i suoi modi gentili aveva attirato l’attenzione di un altro dipendente. Tra i due sboccia l’amore e decidono quindi di andare a convivere. L’idillio dura poco perché l’uomo è consumato dalla gelosia che lo porta a fare delle scenate sul luogo di lavoro e a picchiare la donna una volta rientrati a casa.
La donna trova il coraggio di denunciare il suo aguzzino a cui viene intimato di allontanarsi dalla casa familiare. Iniziano allora i pedinamenti e i continui agguati. La donna lo denuncia di nuovo e quando sta per finire in carcere, lui riesce a scappare. Fino al controllo della Radiomobile di Aurisina che, nel corso di un servizio di “retrovalico” lo rintraccia su un pullman di rientro dalla Romania.
L’uomo, un cittadino romeno di 38 anni, è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’inosservanza del divieto di avvicinamento e per maltrattamenti in famiglia. Così la pattuglia della Radiomobile di Aurisina lo arresta e lo conduce al carcere di Gorizia.