Il provvedimento è stato presentato da Forza Italia.
Presentata in quarta commissione dalla consigliera regionale di Forza Italia Mara Piccin, la proposta di legge nazionale numero 9 per consentire al Friuli Venezia Giulia di avvalersi dei cacciatori per prevenire i danni causati dalla fauna selvatica, in particolare dai cinghiali.
“Quest’anno, al 9 settembre – ha fatto presente la Piccin -, la Regione ha già impegnato 1,226 milioni per la gestione della fauna selvatica, dei quali 960 mila sono indennizzi per i danni alle auto, 145 mila per l’agricoltura. Senza considerare che numerosi proprietari dei fondi agricoli riferiscono la difficoltà nel denunciare i danni o nel successivo accertamento degli stessi. Cambiare la norma nazionale per il controllo della fauna selvatica dunque è urgente”.
L’esponente forzista è prima firmataria della proposta di legge nazionale, sottoscritta anche dal suo capogruppo, Giuseppe Nicoli, e ha spiegato come il provvedimento punti a modificare l’articolo 19 della legge quadro del 1992, prevedendo per il Friuli Venezia Giulia quanto già contemplato per le Province autonome di Trento e Bolzano.
Ovvero che “l’attuazione dei piani di abbattimento possa essere effettuata anche da cacciatori soci delle riserve di caccia, coordinati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni pubbliche. Senza questa modifica è impossibile – ha sottolineato la Piccin – che le Regioni possano derogare alla norma statale, neppure se con competenza diretta in materia venatoria. Senza intervenire a livello nazionale, gli enti continueranno ad avere le mani legate dinanzi a un problema che sta assumendo proporzioni enormi”.
“L’emergenza – come ha messo in evidenza non da ultimo la consigliera – sta soprattutto in specie di cinghiali sempre più prolifiche e voraci, che si adattano a qualsiasi ambiente. E oltre al problema economico, che riguarda l’agricoltura, c’è quello della sicurezza stradale”.