Liceo sportivo a Tarvisio e Gemona, Sappada insieme a Comeglians: le novità delle scuole

L’offerta formativa per l’anno scolastico 2019-20.

Sono 145.648 gli alunni suddivisi in 167 istituti scolastici, inclusi istituti comprensivi, istituti di secondo grado e istituti omnicomprensivi/educativi, che frequentano le scuole del Friuli Venezia Giulia.

È da questa fotografia, riferita all’anno scolastico 2017-18 e comprensiva dei dati relativi agli istituti di lingua slovena, che prendono spunto le linee guida per il dimensionamento della rete scolastica del Friuli Venezia Giulia e la programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2019-20.

Il documento è stato approvato dalla Giunta regionale nell’ultima seduta della legislatura, dopo un primo incontro con l’ufficio scolastico regionale e con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze slovene delle scuole di Gorizia e di Trieste per la presentazione e l’analisi congiunta delle linee di indirizzo.

Ora si apre la fase consultiva, in cui la Regione si confronterà direttamente anche con le scuole e i Comuni, per giungere in autunno all’elaborazione del piano regionale di dimensionamento scolastico 2019-20 che dovrà essere approvato entro il 21 dicembre di quest’anno.

Rispetto al documento dell’anno scolastico precedente, questo tiene conto dell’aggregazione delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado di Sappada all’istituto comprensivo Gortani di Comeglians, a seguito del passaggio del Comune dolomitico dal Veneto al Friuli Venezia Giulia.

Oltre a ciò le linee guida introducono due novità, riferite alle competenze delle Unioni territoriali comunali (Uti) per cui si prevede che gli istituti scolastici debbano accogliere le domande di iscrizione entro il limite massimo dei posti disponibili nella singola istituzione scolastica, definito sulla base delle risorse di organico e dei piani di utilizzo degli edifici scolastici predisposti dagli enti locali competenti.

Per lo stesso motivo è fatta richiesta agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado che presentano delle proposte di modifica della propria offerta formativa, in particolare l’attivazione di nuovi indirizzi di studio, di allegare alla domanda il parere favorevole dell’ente gestore delle funzioni di edilizia scolastica e del piano di utilizzazione degli edifici scolastici e di uso delle attrezzature. In assenza del parere, la Regione si riserva la facoltà di approfondire la questione con le parti interessate.

Per il resto le linee guida stabiliscono i criteri per la programmazione della rete scolastica prevedendo, ad esempio, che tutte le autonomie scolastiche di ogni ordine e grado tendano al raggiungimento di un numero di alunni non inferiore a 600 unità (ridotto a 400 nei territori montani e nelle aree geografiche con prevalente lingua minoritaria). Il numero massimo è fissato in 1.200 studenti per gli istituti comprensivi e in 1.400 studenti per gli istituti secondari di secondo grado, ad eccezione di casi particolari.

Quanto ai singoli plessi, le scuole dell’infanzia sono costituite in presenza di almeno 20 bambini; le scuole primarie in presenza di almeno 30 alunni così come le sezioni associate di scuola secondaria di primo grado, mentre gli istituti secondari di secondo grado, le scuole coordinate e le sezioni associate sono costituite in presenza di almeno 70 alunni. Tra gli altri criteri si prevede anche che l’attivazione di nuovi indirizzi possa avvenire solo per istituzioni scolastiche con un numero di studenti non superiore a 1.000.

Sono confermati gli indirizzi sportivi nei licei Oberdan di Trieste, Isis Buonarroti di Monfalcone, Isis Bachmann di Tarvisio e Torricelli di Maniago, cui si è aggiunto nel 2017 l’Isis Marchetti di Gemona del Friuli e la seconda sezione a Maniago.

Infine, l’Amministrazione regionale continuerà ad impegnarsi, affinché il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca conceda l’inserimento ad ordinamento delle sezioni ad indirizzo internazionale, del liceo classico europeo e del liceo linguistico europeo.

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