La lezione sulla Shoah alla scuola media di Gemona.
“Chi non è friulano venga fuori”. È stata l’indicazione di un professore della scuola media di Gemona, davanti agli sguardi stupiti degli alunni. I ragazzi non friulani sono stati portati fuori dall’aula e disposti in fila. L’insegnante gli ha spiegato che era proprio così che si sentivano gli ebrei deportati, durante gli anni più bui della nostra storia contemporanea. “Il vostro sangue non è puro e quindi siete diversi dagli altri”, ha tenuto la durezza della parte l’insegnante.
Dopo la lezione sulla Shoah del professore di Ravenna, l’idea di far provare con le stesse modalità ai ragazzi cosa significassero gli anni dell’intolleranza razziale approda a Gemona. Una sorta di terapia d’urto, che rientra in una serie di attività didattiche portate avanti dalla scuola, per favorire la cultura del diverso.
Come si sa l’iniziativa del docente di Gemona, come quella del suo collega di Ravenna prima, non è esattamente nuova. Ma prende spunto da un film, “L’onda”, che vede come protagonista proprio un insegnante che spiega ai suoi studenti l’ascesa della dittatura nazista e quella sorta di indifferenza collettiva che si era creata.
Anche l’insegnante di Gemona ha scelto di far provare ai ragazzi una vera e propria emozione, evitando la solita lezione frontale sulla Giornata della Memoria. E da quell’emozione è partito per introdurre il discorso in classe sul dramma vissuto dagli ebrei durante la Seconda guerra mondiale.
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