Le leggende di Natale della Carnia.
Sul far del tramonto del 5 dicembre in molte località della Carnia e della Pedemontana friulana si festeggia San Nicolò. Secondo tradizione, con la barba folta e bianca e accompagnato da Angeli, distribuiva dolci ai più piccoli e buoni. Non portava grandi regali: si trattava essenzialmente di frutta secca e poco più.
Appena però il sole tramontava, San Nicolò scompariva lasciando la popolazione alla mercè dei diavoli, i Krampus, che sbucavano nella notte alla frenetica ricerca dei bambini cattivi. Ancora oggi questa tradizione è mantenuta viva in molte località della Carnia e lo spettacolo di questi demoni malvagi attira moltissimi curiosi da tutta la regione.
Da Capodanno all’Epifania, i Re Magi portano la caratteristica Stele di Nadal in legno e cartavelina a tutte le famiglie di Arta Terme e dintorni, accompagnati da un corteo di musici che cantano antiche canzoni natalizie per annunciare la nascita di Gesù. Le famiglie ricambiano porgendo loro del pane benedetto, fatto in casa con farina di segale, il pan di cjase.
A Sauris il giorno dell’Epifania è possibile incontrare la Belin, personaggio leggendario a cui è importante baciare il fondoschiena per poter avere il diritto di passaggio e di soggiorno nella località carnica. Famose le cjaspole della Carnia, ovvero le tradizionali racchette da neve, che un tempo erano usate da cacciatori e contadini per spostarsi agevolmente nella neve. Ora sono tornate di moda e accompagnano le cjaspolade notturne degli appassionati.
Per respirare veramente l’aria del Natale e rivivere le antiche tradizionali carniche, Sutrio è la località ideale perchè è famosa per la lavorazione del legno. Durante tutto il periodo natalizio e fino all’epifania è possibile ammirare i meravigliosi presepi artigianali allestiti nei cortili, nelle cantine o vicino ai fogolar (tipici camini carnici).
La terza domenica del mese dell’Avvento, a Raveo, famosa per le Esse, si tiene la storica Fiera mercato Sapori di Carnia, che propone prodotti ed erbe conservate e confezionate secondo le antiche tradizioni. Tutti i centri della Carnia organizzano, durante il periodo invernale, rassegne enogastronomiche alla riscoperta dei piatti locali: dai cjarsons alla polenta con il frico, dal musèt con brovade al prosciutto di Sauris e ai formaggi tipici.
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