I controlli sul lavoro dei carabinieri a Pordenone.
Nell’ambito delle attività di contrasto al lavoro irregolare e alla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Pordenone, in collaborazione con il Comando Provinciale, hanno condotto una serie di controlli approfonditi in diversi settori produttivi della provincia.
Le ispezioni hanno interessato aziende situate nei comuni di Pordenone, Zoppola, Cordenons, Sacile, Aviano e Prata di Pordenone, con risultati che hanno evidenziato situazioni di conformità normativa in alcune realtà, ma anche diverse irregolarità in altre.
Il bilancio complessivo dei controlli ha portato la sospensione di sei ditte per l’impiego di lavoratori in nero e per violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le sanzioni e le ammende comminate superano i 50.000 euro, mentre è stato accertato un imponibile contributivo evaso pari a 10.000 euro.
Tre sospensioni per “lavoro nero” nei cantieri edili
Nel corso delle verifiche, sono stati disposti tre provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di altrettante ditte operanti nel settore edile. Le aziende in questione utilizzavano manodopera priva di contratto di lavoro in misura superiore al 10% rispetto al totale dei lavoratori impiegati, una violazione grave che ha comportato l’immediato blocco delle attività fino al ripristino della regolarità.
Le ditte, quindi, non hanno potuto proseguire le attività lavorative fino al ripristino delle condizioni di regolarità, ovvero l’assunzione del lavoratore “in nero” con contratto di lavoro, lo svolgimento dei corsi in materia di sicurezza e la sottoposizione alla sorveglianza sanitaria del lavoratore.
Sicurezza sul lavoro: sanzioni anche per un’azienda agricola e due esercizi pubblici
Altri provvedimenti di sospensione sono stati adottati per motivi di sicurezza nei confronti di un’azienda agricola e due esercizi pubblici del settore dei servizi alla persona. Anche in questo caso le ditte non hanno potuto proseguire le attività lavorative fino al ripristino delle condizioni di regolarità, cioè la redazione del documento di valutazione dei rischi.
Sanzioni per violazioni contrattuali in diversi settori
Tra le irregolarità accertate dai Carabinieri un ristorante è stato multato per non aver attivato le prestazioni occasionali per diversi lavoratori impiegati. Un locale di intrattenimento non aveva registrato correttamente le prestazioni lavorative a chiamata del personale. Un’azienda agricola è stata sanzionata per l’impiego di un lavoratore in nero.
Le conseguenze economiche delle violazioni
Le violazioni in materia di lavoro prevedono delle sanzioni elevate: per l’impiego di un lavoratore in nero sono previste sanzioni amministrative che partono da 1.950 euro per ciascun lavoratore impiegato, mentre i provvedimenti di sospensione, i quali hanno una natura cautelare, comportano una sanzione aggiuntiva di 2.500 euro.
Complessivamente sono state elevate sanzioni e ammende per oltre 50.000 ed è stato accertato un imponibile contributivo evaso di circa 10.000 euro.