I controlli dei carabinieri sul lavoro in nero.
Controlli a Gorizia sulla regolare occupazione dei lavoratori, a contrasto del lavoro nero, e sul rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro. L’attività è stata portata avanti nel corso del mese di dicembre 2022 il Nucleo Ispettorato carabinieri del Lavoro di Gorizia e il Nucleo Operativo del Gruppo carabinieri Tutela del Lavoro di Venezia, con la collaborazione dei militari della Compagnie Carabinieri di Gorizia.
L’esito dei controlli svolti sull’intero territorio provinciale ha consentito di individuare lavoratori in nero e privi del permesso di soggiorno in Italia per motivi di lavoro, nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, come l’omessa formazione e informazione sulla sicurezza dei lavoratori, la mancata redazione del piano operativo di sicurezza, la presenza di aperture nel vuoto non protette, di ponteggi non norma, l’omessa valutazione dei rischi aziendali e il mancato rispetto delle norme in materia di igiene e salute.
Inoltre, la vigilanza svolta nel settore agricolo ha consentito di individuare inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, quali l’omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, l’omessa sorveglianza sanitaria e l’omessa valutazione dei rischi aziendali.
Sono state controllate complessivamente 7 ditte operanti nel settore dell’edilizia e 2 ditte nel settore agricolo. Le verifiche sono state estese a 37 lavoratori, di cui 3 risultati “in nero” e privi del permesso di soggiorno in Italia per motivi di lavoro, con la sospensione di 5 attività d’impresa, contestando 8 violazioni in materia di sicurezza ed irrogando complessivamente sanzioni per oltre 100.000 euro.
I controlli a Gorizia.
Nel Comune di Gorizia, nel corso di attività ispettiva effettuata presso due cantieri edili per lavori di riqualificazione energetica di 2 condomini, all’interno dei quali operavano 7 imprese edili, sono state riscontrate violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro relative alla presenza di aperture nel vuoto prive di difese atte ad impedire le cadute dall’alto, il deposito di materiali di risulta sulle impalcature, la presenza di impalcature non a norma.
Per una delle imprese è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in meria di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la contestazione di sanzioni amministrative pari ad 25.000 euro ed il deferimento in stato di libertà di 4 persone. Inoltre, è stata riscontrata la presenza di 3 lavoratori “in nero” e privi del permesso di soggiorno in Italia per motivi di lavoro, per cui nei confronti del titolare della ditta è stata anche applicata la “maxi sanzione” per l’impiego di lavoratori in nero in misura superiore al 10% del personale complessivamente occupato ed il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero nei confronti di una delle imprese con la contestazione di sanzioni ammnistrative per oltre 20.000 euro.
I controlli a Dolegna del Collio.
A Dolegna del Collio, nel corso di attività ispettiva in 2 aziende agricole gestite da imprenditori di nazionalità pakistana, i carabinieri riscontravano l’impiego di 25 lavoratori irregolari non sottoposti a sorveglianza sanitaria, privi dei corsi di formazione e informazione sulla sicurezza e la mancata redazione del D.V.R. (Documento di Valutazione Rischi), con la contestazione di ammende pari 64.300 e il deferimento dei 2 datori di lavoro.