L’operazione della polizia di Udine.
Personale della Questura di Udine, con la collaborazione del Servizio Cooperazione Internazionale di polizia della Direzione Centrale della polizia Criminale, ha proceduto all’arresto di un 46enne cittadino georgiano, destinatario di una ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trieste.
Il 21 marzo scorso, a Praga, la polizia ceca rintracciava e traeva in arresto un 46enne cittadino georgiano, in quanto ricercato perché destinatario di una ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trieste il 28 dicembre 2021.
Lo straniero veniva tratto in arresto il 29 settembre 2021 a Trieste, successivamente al furto di alcuni apparati telefonici, perpetrato in un negozio del centro giuliano, con un danno di circa 1500 euro. Il GIP presso il Tribunale di Trieste, il 2 ottobre, convalidava l’arresto del nominato in oggetto e ne disponeva la misura cautelare, con controllo elettronico, presso il domicilio di Udine di un connazionale che si era reso disponibile ad accoglierlo. Il giorno 7 ottobre veniva installato il “braccialetto elettronico” e data esecuzione al provvedimento in questione. Nella mattinata del 24 dicembre 2021, il cittadino georgiano manometteva, tagliandolo, il dispositivo di controllo e si allontanava dal domicilio, senza farvi più ritorno. Le immediate ricerche non portavano al suo rintraccio.
Il Tribunale di Trieste disponeva l’aggravamento della misura, disponendone la custodia in carcere, delegando l’esecuzione a questa Squadra Mobile, che poneva immediatamente in essere le dinamiche necessarie finalizzate al suo rintraccio. Le prime ricerche non davano contezza della localizzazione in Italia dell’uomo, ma gli accertamenti posti in essere con il concorso del Servizio Sirene permettevano di appurare che questi era stato in passato domiciliato in Repubblica Ceca, dove nei primi giorni di febbraio veniva identificato. A seguito di questi riscontri, le evidenze assunte venivano partecipate al GIP presso il Tribunale di Trieste, che predisponeva il Mandato di Arresto Europeo che veniva eseguito dalla Polizia ceca il 21 marzo scorso. Sono in corso le procedure estradizionali.