Il Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia, coadiuvato dai Carabinieri del NIL di Trieste e dai militari del Comando Compagnia Carabinieri di Trieste, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ha svolto il controllo di cantieri edili nel capoluogo di provincia.
Le ispezioni in materia di lavoro hanno riguardato le attività nel settore edile operanti nel centro del capoluogo di Trieste, rilevando il sostanziale rispetto delle norme giuslavoristiche ad eccezione di una impresa ove sono state riscontrate lievi difformità nella mera comunicazione di distacchi transnazionali.
Le irregolarità in materia di sicurezza nei cantieri.
Differentemente, numerose sono state le violazioni accertate in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare, sono state rilevate criticità per il mancato rispetto della viabilità di cantiere, per le aperture in quota con potenziale rischio per le cadute dall’alto, gravi carenze nella predisposizione dei servizi per la gestione delle emergenze e relativi presidi obbligatori, scorretta predisposizione di attrezzature di lavoro con esposizione a rischio elettrico, lavoratori privi di idonei dispositivi di protezione individuale e della prevista formazione, mancanza dei requisiti minimi del P.O.S. (piano operativo per la sicurezza) e la mancanza del P.I.M.U.S. (piano montaggio, uso e smontaggio del ponteggio), nonché omissioni nella vigilanza da parte delle figure ivi preposte quali CSE (coordinatori per la sicurezza in fase di esecuzione) e responsabili dei lavori edili.
L’attività ispettiva effettuata su imprese edili, individuate a seguito di preventiva attività info-operativa svolta dall’Arma territoriale in sinergia con i Carabinieri del NIL di Trieste, ha consentito di accertare su 9 imprese delle irregolarità sotto l’aspetto della sicurezza, per violazioni previste dal Testo Unico sicurezza Dlgs 81/2008. Al termine dei controlli sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e contestate sanzioni per oltre 130mila euro.