Ben 28 irregolarità a bordo, nave cargo bloccata al porto di Monfalcone

Nella giornata di lunedì 22 gennaio un team ispettivo della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Trieste e di Monfalcone ha condotto una serie di verifiche su una nave da carico di bandiera Panama nel porto di Monfalcone con esiti che hanno portato al fermo immediato dell’unità.

L’ispezione, durata 11 ore, ha rivelato ben 28 irregolarità in ragione delle quali la nave non è stata ritenuta sicura. Tali irregolarità richiederanno una correzione prima che la nave possa riprendere il mare. Gli ispettori hanno individuato problematiche significative e molteplici violazioni delle normative, concentrandosi in particolare sull’addestramento e la preparazione dell’equipaggio, sull’efficienza e la prontezza dei mezzi e delle attrezzature di salvataggio, nonché sugli impianti ed equipaggiamenti antincendio e antinquinamento.

In seguito alla decisione di fermo, le navi trattenute, in ottemperanza alle disposizioni stabilite dall’Accordo internazionale sui controlli per la sicurezza della navigazione, noto come Paris MoU (Memorandum of Understanding di Parigi del 1982), sono tenute a ripristinare integralmente le condizioni di sicurezza prima di poter riprendere il mare. Questo richiede l’adozione di ogni azione necessaria per risolvere le diverse criticità rilevate. Successivamente, una volta effettuato un controllo da parte dell’Autorità di bandiera e del registro di classifica, la nave viene nuovamente ispezionata dal Nucleo Port State Control per confermare la conformità delle procedure di gestione della sicurezza a bordo alle normative internazionali e, di conseguenza, ottenere l’autorizzazione a lasciare il porto.

In un mondo in cui il trasporto marittimo gioca un ruolo cruciale nel commercio globale, garantire la sicurezza della navigazione, la tutela degli equipaggi imbarcati e la protezione dell’ambiente marino sono obiettivi prioritari per la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera.