Nell’incidente perse la vita Lorenzo D’Alonzo.
Ha patteggiato un anno di reclusione (pena sospesa), il 25enne del Burkina Faso che circa due anni fa, a Pordenone, investì e uccise l’infermiere Lorenzo D’Alonzo che stava tornando a casa in bicicletta dopo aver finito il turno in ospedale. Il giudice ha disposto anche la sospensione della patente per un anno.
L’incidente accadde verso le 22.30 del 29 dicembre 2022. Il 25enne, alla guida di una Fiat 500, stava percorrendo viale Grigoletti, nel centro di Pordenone. Giunto all’intersezione con via Spilimbergo e via Ricchieri, a causa anche dell’elevata velocità, non si accorse del ciclista che stava attraversando la strada e lo investì. Lorenzo D’Alonzo fu sbalzato dalla bici, riportando delle ferite che risultarono poi fatali. La scatola nera dell’auto, un secondo prima dell’impatto, rilevò una velocità di 75 chilometri orari, su un tratto in cui il limite è di 50.
“La consulenza tecnica del pubblico ministero è stata chiara sul punto – spiega Luca Infanti, referente della sede Giesse a Pordenone alla quale si è affidata famiglia di Lorenzo– . Se avesse rispettato il limite imposto dal Codice della strada in quel tratto, l’imputato avrebbe avuto tutto il tempo per ridurre la velocità ed effettuare azioni di emergenza per evitare il ciclista. Invece, se ne accorse un secondo prima dell’impatto riuscendo solo a sterzare verso sinistra, quando ormai, però, era troppo tardi”.