Scappa dai carabinieri e lancia oltre un chilo di droga dal finestrino: arrestato un 20enne

L’inseguimento si è concluso con l’arresto del giovane.

Nella tarda serata di martedì 4 marzo, a Brugnera, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Sacile hanno tratto in arresto in flagranza di reato un giovane del posto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  

Quella sera, alle ore 22.15, alla Centrale Operativa di Sacile era pervenuta una segnalazione da parte di un cittadino, che aveva notato una Fiat Panda di colore rosso aggirarsi con fare sospetto in prossimità del campo sportivo in località Tamai del comune di Brugnera. L’operatore della centrale ha inviato immediatamente sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, che è riuscita a intercettare il veicolo. Nonostante l’alt imposto dai Carabinieri attraverso i dispositivi luminosi e acustici, la Panda non si è fermata, anzi, nel tentativo di eludere il controllo, ha aumentato repentinamente la velocità.

L’inseguimento.

Ne era seguito un breve inseguimento, durante il quale il conducente della Panda (e unico occupante del veicolo), poi identificato in un 20enne del luogo, incensurato, ha lanciato all’esterno dell’abitacolo due sacchetti, poi recuperati dai Carabinieri. Nel primo due involucri termosaldati circa 200 grammi di marijuana, mentre il secondo 1 chilo di hashish suddiviso in 40 panetti del peso di 25 grammi l’uno, sigillati ed avvolti singolarmente.  

Una volta fermato il veicolo, al suo interno è stato trovato anche un altro involucro in cellophane contenente 90 grammi di hashish, 2 grinder, un bilancino di precisione e un coltello intriso di sostanza stupefacente, il tutto sottoposto a sequestro.

La perquisizione in casa e l’arresto.

La successiva perquisizione domiciliare, effettuata presso l’abitazione del giovane, ha permesso di rinvenire 2700 euro in contanti, posti sotto sequestro in quanto ritenuti probabile provento di attività illecita, visto che il giovane risulta essere ancora uno studente.

Su disposizione del PM di turno presso la Procura di Pordenone, l’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Nella mattina odierna, 7 marzo, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto.