Nei guai un giovane residente nel cividalese.
A seguito delle indagini svolte dalla Digos di Udine, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 6 persone che, la sera del 10 novembre 2019, si sono resi responsabili di una rissa all’esterno di un esercizio pubblico.
La lite, scoppiata all’interno del bar e poi proseguita nelle adiacenze esterne, era stata innescata da una frase antisemita, inneggiante ad “Auschwitz”, urlata da uno degli avventori nei confronti di altri clienti: ne era nata prima una accesa discussione verbale, poi degenerata e passata alle vie di fatto, con reciproco scambio di calci e pugni. Il titolare dell’esercizio, dopo aver cacciato fuori i rissosi avventori, era stato costretto a barricarsi all’interno e a richiedere un intervento urgente delle forze dell’ordine. In seguito alla rissa, due persone avevano riportato lesioni: una riportava una frattura al polso, un’altra un trauma all’occhio.
Gli investigatori della Digos sono risaliti agli autori dei fatti, anche grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza. Si tratta di 6 cittadini italiani, di età compresa tra i 29 e i 36 anni, alcuni dei quali già conosciuti dalle forze dell’ordine. Al termine dell’attività, tutti i partecipanti alla rissa sono stati deferiti all’autorità giudiziaria ed è scattato anche il daspo, con conseguente divieto di accedere agli impianti in cui si svolgono manifestazioni sportive, della durata variabile tra i 2 e i 6 anni.
Nei confronti dell’istigatore della rissa, sospettato di appartenere a movimenti dell’estrema destra, sono scattati ulteriori approfondimenti investigativi: nei giorni scorsi la Digos ha dato esecuzione a un decreto di perquisizione emesso nei suoi confronti dalla locale Procura della Repubblica, che ha portato al rinvenimento e al conseguente sequestro di materiale riconducibile all’ideologia nazi-fascista: due bandiere naziste, una sciarpa della “Decima Mas” e un passamontagna nero. Nell’abitazione sono stati inoltre rinvenuti diversi libri d’area.
L’estremista, nato a Udine ma residente nel cividalese e già conosciuto dalle forze dell’ordine, oltre ad essere deferito all’autorità giudiziaria, è stato sottoposto dal Questore di Udine a Daspo della durata di 6 anni, con obbligo di firma negli uffici di pubblica sicurezza per i prossimi 5 anni.