Il primo pomeriggio di oggi ha visto attivare da parte della Sores le stazioni di Cave del Predil e di Sappada con un totale di cinque richieste, delle quali due sono state sospese in corso d’opera.
A Sappada.
La stazione di Sappada si è mossa intorno alle 13 dapprima verso le piste del Monte Siera, dove una donna di Pordenone di 69 anni che si trovava assieme ai familiari in discesa lungo il “muro” del Siera, si è procurata una sospetta frattura alla caviglia. I soccorritori l’hanno raggiunta con il fuoristrada, le hanno steccato l’arto e l’hanno portata a valle consegnandola all’ambulanza.
Poco dopo è arrivata una seconda attivazione con richiesta di aiuto da parte di un gruppo di giovani tramite una app della Apple dal sentiero 138 che da Baita Rododendro va ai Laghi d’Olbe. Durante un temporale con forte grandine i giovani, molto spaventati, hanno scritto di aver smarrito il sentiero a quota 1850 metri. La stazione si è divisa in due squadre risalendo dalla parte di Sappada 2000 e dalla parte della Baita Rododendro, utilizzando anche il nuovo mezzo Quad a disposizione, che si è rivelato molto utile per salire i tratti di pista molto dilavati dalle piogge degli ultimi giorni. Poco dopo l’attivazione, la richiesta è stata annullata dagli stessi richiedenti aiuto.
A Chiusaforte.
Quasi contemporaneamente la stazione di Cave del Predil è stata attivata assieme alla Guardia di Finanza e ai due elicotteri dell’elisoccorso regionale per tre, che poi si sono rivelate due, richieste di soccorso.
Una proveniva dal Monte Canin, dove un uomo di Milano di 68 anni è stato colto da temporale lungo la Via delle Cenge. In una pausa dalla pioggia l’elicottero è riuscito a portarsi sullo scenario, a calare il tecnico di elisoccorso a quota 2200 con il verricello e a portare via con il triangolo di evacuazione l’escursionista, che nel frattempo si era mosso autonomamente in direzione del nevaio a temporale cessato.
Una simile richiesta è arrivata più o meno negli stessi minuti e per gli stessi motivi dal Sentiero Leva nel gruppo del Montasio. Qui un uomo sulla quarantina di Tarcento ha chiesto aiuto perché spaventato dal temporale violento che lo ha colto durante la traversata, anche qui intorno ai 2200 metri. A temporale cessato si era rimesso in cammino: l’elicottero è arrivato, lo ha individuato, ha calato il tecnico di elisoccorso con il verricello e lo ha portato via con il triangolo di evacuazione.
Sembrava esserci un’altra richiesta simile provenire dalla Cima di Terrarossa e invece, dopo una ulteriore perlustrazione in elicottero che non ha portato all’individuazione di alcun escursionista, si è compreso che c’era stato un accavallamento di segnalazioni e che si trattava dello stesso escursionista del Sentiero Leva.