Riaperte le indagini sul “mostro di Udine”.
Le indagini sul “mostro di Udine” continuano anche dopo 44 anni. Secondo quanto trapelato da ambienti giudiziari e riportato da alcuni quotidiani, la Procura sta studiando alcuni profili di Dna ricavati dai reperti del Tribunale di Udine di diversi anni fa.
Gli oggetti contenenti il Dna del probabile omicida erano stati trovati sulle scene del crimine di due assassinii: il primo nel 1976 a Moruzzo, il secondo nel 1980 a Pradamano. Al momento degli avvenimenti, purtroppo, non si disponeva ancora delle tecnologie necessarie a rilevare il Dna del colpevole dalle sostanze ritrovate.
Il “mostro di Udine” aveva seminato terrore dal 1971 al 1989: tredici donne uccise e squartate con un taglio riconoscibile quanto una firma. Molte delle vittime erano prostitute. Il caso era stato riaperto dalla Procura di Udine nel 2019, anche grazie a nuovi elementi messi in luce dalle famiglie delle vittime. Persino il canale “Crime + Investigation” di Sky aveva dedicato una miniserie ai fatti friulani, grazie al ritrovamento di oggetti come sigarette, capelli e un preservativo usato sulle scene del crimine.