S’indaga per chiarire le cause dell’incidente alla motonave Audace

L’avaria della motonave della linea Trieste-Grado al centro del question time in Consiglio regionale

Si continua a indagare sulle cause dell’avaria che, mercoledì 12 giugno, ha interessato la motonave Audace, in servizio sulla linea Trieste-Grado. Dopo la richiesta di aiuto, erano stati tratti in salvo gli 81 passeggeri e i quattro membri dell’equipaggio.

L’imbarcazione è stata posta sotto sequestro in attesa che siano completati tutti gli accertamenti disposti dalla Procura di Gorizia, che ha immediatamente avviato un’inchiesta sull’incidente. Solo al termine delle indagini tecniche sarà possibile formulare ipotesi di reato o iscrivere sul registro eventuali indagati.

Il caso approda in Consiglio regionale

Nel frattempo, il caso è approdato oggi in Consiglio regionale, complice l’interrogazione del consigliere dem Francesco Russo che, nel Question Time, ha accusato la Regione di “aver fatto spallucce, nonostante ci fossero tutti gli elementi per capire che il servizio di trasporto marittimo tra Trieste e Grado avrebbe potuto causare problematiche di diversa natura“.

“Già più volte – continua Russo – nel corso dell’anno precedente avevo posto all’attenzione della Giunta le problematiche riguardanti il collegamento marittimo tra Trieste e Grado, evidenziando potenziali disservizi derivanti dalla non completa applicazione del capitolato previsto dal bando“.

“Inoltre, è stata segnalata in passato anche all’autorità giudiziaria, la possibilità di potenziali rischi per l’utenza. Dovevamo aspettare un incidente per ammettere che il servizio non veniva eseguito secondo quanto previsto? Mi chiedo perché – conclude Russo – non è stato preso alcun provvedimento nei confronti di un operatore, l’Apt di Gorizia, che ha dimostrato a più riprese di non avere gli strumenti adeguati per affrontare con le tempistiche richieste il servizio nel golfo”.

La replica dell’assessore Amirante

Quanto accaduto alla motonave Audace è oggetto di un’inchiesta e il successivo sequestro preventivo dell’imbarcazione per effettuare le necessarie indagini non ha rilevato per lo scafo alcun problema in termini di fratture. Siamo in attesa delle ulteriori e necessarie verifiche ispettive predisposte dagli organi competenti e finalizzate a chiarire le cause dell’ingresso di una cospicua quantità d’acqua nell’imbarcazione cui è seguito lo sbarco dei passeggeri in emergenza”, ha replicato l’assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante.

Sulla motonave Audace non ci sono mai state segnalazioni formalmente depositate in Regione per disservizi o per altre criticità, mentre alcune interrogazioni consigliari in passato hanno riguardato un’altra imbarcazione, la Adriatica. Non è corretto, quindi, confondere i cittadini con informazioni sbagliate: la Regione si è immediatamente attivata con i soggetti preposti per fare luce su un incidente indubbiamente grave”.

“La società consorziata Apt – ha rimarcato l’assessore – con nota trasmessa alla Tpl Fvg scarl a fronte della richiesta informativa della Regione, che è stata tempestiva, ha evidenziato che dalle verifiche documentali operate già nella serata del 12 giugno presso Porto Nogaro dalle autorità competenti è stata esclusa qualsiasi irregolarità di autorizzazione e capacità alla navigazione nella tratta marittima oggetto del servizio della motonave Audace“.

Quanto al ripristino del servizio, Amirante ha dichiarato che “lunedì nel corso di un incontro abbiamo chiesto alla società di proporci un servizio alternativo e attendiamo proposte entro questa settimana. Nel frattempo il collegamento Grado-Trieste, dal pomeriggio del 12 giugno, è effettuato con mezzi di linea automobilistici corredati di carrello portabici“.