Le indagini sull’accoltellamento avvenuto giovedì a Udine.
Continuano le indagini della polizia per chiarire con esattezza la dinamica dell‘accoltellamento avvenuto nella zona di Borgo stazione a Udine. Dopo l’arresto del presunto responsabile, un 26enne marocchino ora accusato di tentato omicidio nei confronti del 19enne afghano, ora è al vaglio anche la posizione di altre due persone. La vittima, colpita con un coltello da cucina, ha riportato ferite gravissime che hanno reso necessaria l’asportazione di un rene e della milza, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
L’arresto dell’aggressore
Dopo l’accoltellamento l’aggressore si è dato alla fuga, cercando di far perdere le proprie tracce. Grazie alle testimonianze dei presenti e ai filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, gli investigatori sono riusciti a rintracciarlo nel giro di poche ore.
L’arresto è avvenuto mentre il 26enne si trovava a bordo di un’utilitaria, insieme a un altro cittadino marocchino di 23 anni e a una donna albanese di 31 anni. La loro posizione è attualmente al vaglio dell’autorità giudiziaria per verificare eventuali responsabilità nel fatto di sangue.
Le possibili motivazioni.
Le prime ricostruzioni indicano che tra i due vi fossero precedenti contrasti per motivi personali. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire se l’aggressione sia stata premeditata o frutto di un’escalation improvvisa. Lunedì è prevista l’udienza di convalida dell’arresto davanti al Gip del Tribunale di Udine.
Nel frattempo, la Squadra Mobile prosegue le indagini per accertare il coinvolgimento delle altre due persone fermate insieme all’aggressore e per raccogliere ulteriori elementi sul caso.