Era il 16 settembre 2023 quando una delle Frecce Tricolori, il velivolo Aermacchi MB-339 siglato “Pony 4”, precipitò a Caselle (Torino) in un tragico incidente che costò la vita alla piccola Laura Origliasso, di appena cinque anni. Oggi, la consulenza affidata dalla Procura di Ivrea a un pool di esperti ha confermato la causa dell’incidente: un birdstrike.
Il birdstrike: l’impatto con un volatile fatale
Sebbene nella carcassa dell’aereo non siano state trovate tracce di volatili, la dinamica dell’incidente non lascia spazio a dubbi. Un gabbiano o forse una cornacchia si è infilato nel monomotore del velivolo, causando l’arresto improvviso del motore.
A confermare l’ipotesi è la registrazione della scatola nera, in cui il pilota, il maggiore Oscar Del Dò, pronuncia chiaramente le parole: «Birdstrike, ho fatto un birdstrike» poco prima di attivare il sistema di espulsione e lanciarsi con il paracadute.
La tragedia: il velivolo colpisce un’auto in transito
Dopo il birdstrike, il pilota tentò di riportare il velivolo verso la pista di atterraggio, cercando di evitare zone popolate. Tuttavia, una volta toccato il suolo, l’aereo continuò la sua corsa in linea retta, sfondò la recinzione dell’aeroporto e centrò un’auto di passaggio. L’impatto provocò un incendio che intrappolò la piccola Laura tra le fiamme.
Le indagini e i dati della scatola nera
La scatola nera ha restituito dati chiari: l’arresto improvviso del motore è stato causato da un corpo estraneo. I dati telemetrici analizzati indicano una variazione anomala di temperatura e giri del motore, compatibile con l’ingresso di un volatile.
L’analisi della carcassa e del computer di bordo è stata condotta da un team di esperti guidato dall’ingegner Mauro Esposito, già noto per la sua perizia nella tragedia di Piazza San Carlo a Torino nel 2017.
Il ruolo dell’aeroporto di Caselle sotto esame
Le indagini potrebbero ora estendersi anche alla gestione della sicurezza dell’aeroporto di Caselle. Ai dossier dell’inchiesta sono stati aggiunti i report del personale addetto alla dissuasione dei volatili. In particolare, emerge che nella giornata dell’incidente, poche ore prima del decollo delle Frecce Tricolori, sulla pista erano stati avvistati fino a 170 uccelli tra gabbiani e corvi.
La Procura sta analizzando le registrazioni delle comunicazioni tra la torre di controllo e i velivoli, per verificare se le misure di prevenzione siano state adeguate o se vi siano state negligenze che abbiano contribuito alla tragedia.