I controlli della Questura di Udine.
Nell’ambito della costante sinergia fra la Squadra Mobile e l’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine, si sono recentemente concluse due attività investigative che hanno portato al deferimento di tre stranieri, regolarmente residenti in questa provincia. Nel primo caso, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica un 33enne cittadino colombiano che, nel mese di febbraio di quest’anno, aveva presentato istanza di reddito di cittadinanza, che veniva accolta, dichiarando falsamente di essere cittadino italiano.
I controlli.
Non avrebbe, peraltro, potuto ottenere l’indennità in questione in quanto cittadino extracomunitario privo di permesso di soggiorno per lungo periodo. Il fatto veniva accertato a seguito del vaglio della documentazione allegata alla richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno. All’esito delle evidenze assunte, lo stesso veniva deferito per le false attestazioni in sede di richiesta del reddito di sostegno. L’INPS provvedeva alla immediata sospensione dell’indennità (nel frattempo l’uomo aveva percepito indebitamente poco più di 200 euro).
Il secondo caso in esame, ha riguardato due coniugi cinesi di 82 e 80 anni, residenti in provincia, titolari di soggiorno per ricongiungimento famigliare con il figlio. A seguito delle verifiche successive alla presentazione dell’istanza di rinnovo del soggiorno dei due, si appurava che i predetti erano, dal dicembre 2010, titolari di pensione sociale che, tuttavia, percepivano indebitamente in quanto non titolari di permesso di soggiorno per lungo periodo, nonché abitualmente dimoranti nel Paese d’origine.
L’INPS, a seguito della segnalazione della Questura, interrompeva il pagamento dell’indennità, determinando complessivamente in quasi 145.000 euro i compensi indebitamente percepiti dai due indagati.