“La realizzazione della nuova rotatoria risponde ottimamente alle problematiche di un punto nevralgico della viabilità al confine tra tre Comuni. In precedenza, nell’area vi era un’alta incidentalità e l’eccessiva velocità rappresentava un elevato rischio. Oltre a migliorare la fluidità del traffico nel fondamentale nodo viario di collegamento con le viabilità di Pordenone e San Quirino, la rotatoria ha anche l’importante funzione di ridurre la velocità, in particolare lungo la direttrice per Aviano”.
Lo ha detto questa mattina a Roveredo in Piano l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, all’inaugurazione della rotatoria all’intersezione tra i Comuni di Roverdo in Piano, Pordenone e San Quirino, lungo la strada provinciale 7 che collega Pordenone ad Aviano.
Un’opera commissionata dalla Provincia di Pordenone una decina di anni fa, il cui progetto è stato successivamente “ereditato” dall’Edr di Pordenone. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo, nel luglio 2024 sono partiti i lavori che si sono conclusi pochi giorni fa. Il quadro economico complessivo del progetto ammonta a 1 milione e 450 mila euro. All’inaugurazione dell’opera, tra gli altri, anche il sindaco di Roverdo in Piano, Paolo Nadal, e l’assessore del Comune di San Quirino, Paolo Allegretti.
Come sottolineato da Amirante, “l’intervento, molto atteso e strategico, rappresenta una porta d’ingresso, sicura e decorosa, per il Comune di Roveredo e consente anche un collegamento più funzionale per l’area industriale a sud dell’abitato”.
Ripercorrendo l’iter progettuale, l’assessore ha sottolineato come “il progetto nasceva dall’ex Provincia di Pordenone con fondi previsti e procedura espropriativa già avviata. Ma la successiva istituzione delle Uti aveva, di fatto, bloccato l’opera, come avvenuto in molti altri casi. Meritorio è stato il non facile lavoro dell’Edr di Pordenone che ha ripreso in mano un iter molto complesso anche a causa dei trasferimenti di competenze tra enti e per il coinvolgimento di tre Comuni, con le relative varianti urbanistiche approvate”.
“Grazie anche al rifinanziamento della Regione – ha evidenziato l’esponente dell’Esecutivo regionale – la procedura dell’intervento ha visto un’accelerazione che ha portato alla progettazione e alla realizzazione, dopo soli nove mesi di lavori, della rotatoria. Un intervento che si distingue anche per la sicurezza di ciclisti e pedoni, attraverso la realizzazione di tratti ciclopedonali e attraversamenti, e per il decoro ambientale garantito da piccole aree verdi e dalla piantumazione di una decina di alberi”.