Era entrato con il padre dal valico di Gorizia.
Padre e figlio avevano attraversato insieme il valico di Gorizia per entrare in Italia, ma il minore straniero aveva dichiarato di essere senza genitori. Questa è la truffa che i due, un operaio edile di 45 anni e residente in Alto Adige, e suo figlio, un ragazzo di 17 anni, hanno messo in atto ai danni del Comune di Bolzano. Il Comune infatti, quando il minore ha affermato di non essere accompagnato, ha sborsato in tutto 7.500 euro per l’accoglienza del minore. Sono state le indagini della squadra mobile a sventare il piano.
La vicenda.
Tutto è iniziato a luglio, quando il ragazzo ha dichiarato di essere solo, senza genitori, e quindi di avere necessità di assistenza. Essendo quindi un minore straniero non accompagnato, il Comune ha disposto il suo collocamento in una struttura specifica e il rilascio del permesso di soggiorno. Tramite gli accertamenti delle forze armate però si è scoperta un’altra verità. Analizzando i timbri del passaporto che il ragazzo aveva infatti risultava che era entrato in Italia attraverso il valico di Gorizia insieme al padre. Una volta concluse tutte le verifiche e di comune accordo con il tribunale dei Minorenni, il ragazzo è stato riaffidato al padre. Non è finita così. Il Comune di Bolzano ha deciso di denunciare i due per truffa aggravata che aveva speso 7.500 euro per fornire adeguata accoglienza al ragazzo e in più è in corso un procedimento per revocare il titolo di soggiorno al minore.